Nel 2024 raggiunto il massimo storico, con un 35% dei decessi direttamente accertati per intossicazione acuta letale attribuibili alla polvere bianca. Rimangono una minaccia costante nel mercato italiano le Nuove Sostanze Psicoattive (NPS). Questo quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia
Seppure in Italia il consumo di droghe tra i giovani "appare leggermente diminuito" nel 2024 rispetto al 2023, nell'anno appena trascorso si registrano due record negativi: le morti per cocaina e l'uso di antidepressivi senza prescrizioni da parte dei giovanissimi. A raccontare il variegato mondo delle tossicodipendenze è la 'Relazione annuale al Parlamento in Italia nel 2025" con dati che si riferiscono al 2024.
La sostanza psicoattiva più usata è la cannabis
Nel 2024 il 35% dei decessi accertati per intossicazione acuta letale è stato attribuito proprio alla cocaina, percentuale che registra proprio nel 2024 il suo massimo storico. E sempre lo scorso anno, per la prima volta, il numero di decessi direttamente attribuiti alla cocaina/crack (80 casi), accertati dalle Forze dell'ordine, è risultato equivalente a quello legato all'assunzione di eroina/oppiacei (81 casi). Le analisi delle acque reflue urbane rivelano che la cocaina è la seconda sostanza psicoattiva illegale più consumata in Italia nel 2024, con una stima media di circa 11 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti, valore in leggero aumento rispetto agli anni 2020-2022. Al primo posto c'è la cannabis (52 dosi ogni 1.000 abitanti).

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Incremento costante dell'uso di psicofarmaci
A partire dal 2021, inoltre, si è registrato un incremento costante nel consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica tra i giovani che ha raggiunto, nel 2024, i valori più alti di sempre: se la stima è di 510mila studenti di 15-19 anni che hanno fatto uso di queste sostanze senza prescrizione nel corso della vita, nella fascia 15-18 anni non ancora compiuti sarebbero 180mila ad averne fatto uso solo nell'ultimo anno (il 12% del totale di quella fascia di età), con una prevalenza più che doppia tra le studentesse.

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Generale diminuzione dell'uso di droga
Ad ogni modo nella Relazione viene registrata una generale diminuzione del consumo di droga: nel 2024 l'uso di cannabinoidi è passato dal 22% al 21%, le Nps dal 6,4% al 5,8%, i cannabinoidi sintetici dal 4,6% al 3,5%, gli stimolanti dal 2,9% al 2,4%, la cocaina dal 2,2% all'1,8%, gli allucinogeni dal 2,0% all'1,2%, mentre gli oppiacei sono rimasti stabili all'1,2%. La cannabis resta la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia ed emerge "il significativo aumento della concentrazione di Thc nei prodotti a base di hashish, la cui potenza è quadruplicata dal 2016 (dal 7% del 2016 al 29% del 2024), soprattutto nelle formulazioni di nuova generazione e nei liquidi utilizzati per le sigarette elettroniche.

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Segnalate 79 nuove sostanze psicoattive nel territorio nazionale
Anche nel 2024, il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (News-d) che ha gestito in totale 437 segnalazioni, ha identificato 79 Nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale. Di particolare rilievo le segnalazioni di sequestri della "cocaina rosa", una combinazione di Mdma e ketamina generalmente sotto forma di polvere di colore rosa. In crescita anche il gioco d'azzardo tra i giovani: circa 1 milione e 530mila ragazzi, pari a circa il 62% degli studenti, riferisce di aver giocato d'azzardo almeno una volta nella vita, mentre oltre 1 milione e 420mila ragazzi lo hanno fatto nell'ultimo anno, facendo registrare nel 2024 il dato più alto di sempre. Allo stesso modo il mondo dei videogiochi presenta criticità per molti ragazzi: più di 290mila studenti minorenni hanno mostrato nel 2024 comportamenti a rischio con i videogame, spesso associati a reazioni emotive forti quando era preclusa loro la possibilità di giocare.
