Introduzione
Con l’arrivo dell’estate torna centrale per i lavoratori dipendenti il tema delle ferie. Ma come si maturano? E quanti giorni spettano a ogni singolo lavoratore?
Va specificato che la disciplina delle ferie ha subito, negli ultimi anni, diversi ritocchi, per adeguarsi al quadro normativo comunitario. Questi cambiamenti hanno portato le aziende a seguire la materia con molta più attenzione. Per rispondere alle domande e ai dubbi in merito al tema, la Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha stilato la guida operativa Ferie: un diritto irrinunciabile che contiene riepiloghi e tabelle per la corretta gestione dell’istituto. Ecco cosa sapere
Quello che devi sapere
La durata minima
La guida chiarisce che "la durata minima delle ferie prevista dalla legge è di quattro settimane per un anno di servizio (art. 10 D.lgs. 66/2003) equivalenti, nel caso di fruizione di un periodo consecutivo, a 28 giorni di calendario. I contratti collettivi (nazionali, territoriali, ed aziendali) possono prevedere una durata minima superiore, i criteri di calcolo dei giorni (di calendario o lavorativi) o le regole da seguire in caso di concomitanza dei giorni festivi. I contratti collettivi stabiliscono la durata delle ferie generalmente in base alla qualifica contrattuale e all’anzianità di servizio del lavoratore. Le ferie possono essere espresse in settimane, giorni di calendario, oppure in giorni lavorativi".
Per approfondire:
Quando si devono fare le ferie
Inoltre, il periodo di ferie "va goduto per almeno due settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione".
Gli esperti chiariscono, in particolare, che entro il 30 giugno dovranno essere godute le ferie del 2023. I datori di lavoro hanno tempo fino al 20 agosto per effettuare i versamenti contributivi all'Inps relativi alle ferie maturate dai lavoratori nel 2023 e non godute entro il 30 giugno 2025
Come si maturano le ferie?
Come si maturano le ferie? "I giorni di ferie spettanti - spiega sempre la guida - si calcolano considerando due variabili:
- la maturazione del diritto al momento del godimento delle ferie;
- la durata stabilita dai contratti collettivi o, in alcuni casi particolari, dalla legge. La maturazione delle ferie è collegata all’effettiva prestazione di lavoro.
Le ferie maturano, durante un periodo di 12 mesi stabilito dalla legge, in presenza della prestazione lavorativa o di un’assenza che, dalla legge o dai contratti collettivi, è equiparata al servizio effettivo (Cass. SU 12 novembre 2001 n. 140209). Le ferie maturano anche durante il periodo di prova (Corte costituzionale 22 dicembre 1980 n. 189)"
E chi non lavora per l’intero periodo di maturazione?
E per il dipendente che non lavora per l’intero periodo di maturazione (succede nei contratti a tempo determinato o in caso di assunzione o cessazione in corso d’anno, ndr)? In questo caso il lavoratore “ha diritto ad un numero di giorni di ferie proporzionale al servizio effettivamente prestato. Le modalità di conteggio dei mesi e delle frazioni di mese lavorate vengono stabilite dai contratti collettivi. Generalmente ogni mese di servizio dà diritto ad un dodicesimo del periodo annuale di ferie spettanti e le frazioni di mese di almeno 15 giorni valgono come mese intero"
Le ferie sono un diritto irrinunciabile
Va ricordato poi che le ferie sono un diritto irrinunciabile. "La fruizione delle ferie è un diritto irrinunciabile; qualsiasi patto contrario, sia esso contenuto in un contratto collettivo che in un contratto individuale, è nullo e da ciò ne consegue l’automatica sostituzione della clausola nulla con la disposizione attributiva del diritto stesso. Le ferie non godute non possono essere sostituite dalla relativa indennità, salvi i casi tassativamente indicati dalla legge", spiegano gli esperti
Cosa succede al datore di lavoro che non concede le ferie?
La sanzione amministrativa applicabile al datore di lavoro in caso di mancata concessione delle ferie va da 120 a 720 euro.
Inoltre, le sanzioni sono inasprite nei seguenti casi particolari:
- Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero si è verificata in almeno due anni, la sanzione amministrativa è da 480 a 1.800 euro.
- Se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori ovvero si è verificata in almeno quattro anni, la sanzione amministrativa è da 960 a 5.400 euro
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