Ucraina, quali sono le richieste di Mosca per la pace. Trump: “Parlerò con Putin lunedì”

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Introduzione

Secondo un alto funzionario di Kiev citato da Reuters online, durante i colloqui che si sono tenuti nei giorni scorsi a Istanbul la Russia avrebbe posto sul tavolo almeno quattro condizioni preliminari per mettere fine alle ostilità in Ucraina. Ecco quali

Quello che devi sapere

La bozza degli Usa

Stando al funzionario presente al primo incontro tra le delegazioni dall’inizio del conflitto, il 24 febbraio 2022, le richieste di Mosca esposte "verbalmente" agli ucraini andrebbero oltre la bozza di pace proposta il mese scorso dagli Stati Uniti dopo le consultazioni dirette con il Cremlino

 

Per approfondire: Guerra in ucraina: lo speciale

La bozza degli Usa

Ritiro delle truppe

Una prima richiesta per far cessare le ostilità punterebbe al ritiro delle truppe ucraine dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, territori orientali controllati in buona parte dalle forze russe ma dove proseguono i combattimenti

Riconoscimento internazionale

In secondo luogo, al ritiro seguirebbe il riconoscimento internazionale delle quattro regioni occupate insieme alla penisola della Crimea, annessa nel 2014. Anche in questo caso la Russia avrebbe avanzato una richiesta superiore alla bozza americana che prevedeva un riconoscimento de jure della Crimea e de facto degli altri territori controllati

Ucraina neutrale

Un altro punto non presente nella proposta Usa riguarderebbe lo status militare dell’Ucraina che la Russia vorrebbe “neutrale”, priva di armi di distruzione di massa e di truppe alleate sul suo territorio

Risarcimento

Tra i punti esposti dalla delegazione russa in Turchia ci sarebbe poi la mutua rinuncia a richieste di risarcimento per i danni causati da oltre tre anni di conflitto. Nella bozza stilata da Washington era invece previsto un fondo per Kiev da destinare alla ricostruzione. Sulle condizioni definite dall'Ucraina “irricevibili” una fonte interna ha aggiunto a Sky News che durante i colloqui la delegazione russa avrebbe minacciato “una guerra eterna’’ e che ’’non sarebbe stata preparata a discutere i dettagli tecnici di un accordo di cessate il fuoco perché in attesa dell’approvazione dei loro superiori’’

Cremlino: “Nuovi colloqui dopo lo scambio prigionieri”

All’indomani del primo round di colloqui a Istanbul, Mosca ha fatto sapere di voler riprendere le trattative una volta che sarà completato lo scambio di prigionieri così come siglato durante il vertice. "Ciò che resta da fare è quanto concordato dalle delegazioni. Si tratta, ovviamente, principalmente di scambiare mille prigionieri per mille", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che sui negoziati spiega che “il lavoro è appena iniziato” aggiungendo poi che la delegazione russa “rimarrà la stessa”

Telefonata Rubio-Lavrov: “Bene lo scambio di prigionieri”

Gli Stati Uniti hanno salutato positivamente l’intesa sui prigionieri tra Russia e Ucraina, tema al centro ieri di una conversazione telefonica tra il segretario di Stato americano Marco Rubio e l’omologo russo Sergei Lavrov. Il capo della diplomazia di Washington ha sottolineato il "forte messaggio" di Trump per un cessate il fuoco immediato e per la fine delle violenze

Trump: “Parlerò con Putin lunedì”

Proseguono intanto i contatti tra i leader in vista di una settimana che potrebbe rivelarsi decisiva. Lunedì alle 10 (le 16 ora italiana) è in agenda una telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin come annunciato dallo stesso capo della Casa Bianca. Il presidente Usa ha poi aggiunto che dopo l’omologo russo sentirà Zelensky e assieme al leader ucraino alcuni membri della Nato. Nelle scorse ore Trump si era detto convinto che Putin fosse ancora pronto a raggiungere un accordo per porre fine alla guerra pur tornando a minacciare nuove sanzioni in caso di mancata intesa. “Sarebbe devastante per la Russia, perché sta attraversando un periodo difficile con l’economia, i prezzi del petrolio sono bassi”, ha detto il tycoon in un’intervista a Fox News

Kiev: “Attacco russo a Sumy, 9 morti”

L’apertura del dialogo diretto tra Mosca e Kiev non ha tuttavia fermato i combattimenti sul campo. Nella regione di Sumy un drone russo ha centrato un minibus provocando la morte di 9 civili e il ferimento di altre 4 persone come affermato dalle autorità ucraine

Kiev: “Attacco russo a Sumy, 9 morti”

Zelensky: “Omicidio deliberato di civili”

Il presidente ucraino Zelensky ha condannato l’attacco russo su Sumy definendolo un “omicidio deliberato di civili”. “Attualmente ci sono sette feriti ricoverati in ospedale a seguito di un attacco con droni russi contro un normale bus passeggeri. Le vittime hanno riportato ustioni, fratture e ferite da esplosione. Tutti stanno ricevendo le cure mediche necessarie. Tragicamente, nove persone sono state uccise. Tutti i dettagli sono in fase di verifica. Secondo le prime notizie, i russi hanno ucciso una famiglia: padre, madre e figlia sono morti nell’attacco. Le mie condoglianze a tutte le famiglie e ai cari”, ha affermato Zelensky che oggi sarà a Roma per la messa di insediamento di Papa Leone XIV

 

Per approfondire: Guerra Ucraina, Trump: "Putin stanco della guerra, non sta facendo una bella figura"

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