Medioriente, Onu chiede indagine su morti vicino centro aiuti a Gaza

©Getty

"Sono sconvolto dalle notizie di palestinesi uccisi e feriti mentre cercavano aiuti a Gaza ieri. E' inaccettabile che i palestinesi rischino la vita per procurarsi del cibo", afferma il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres Almeno 35 palestinesi sarebbero stati colpiti mentre attendevano aiuti vicino a due centri della Gaza Humanitarian Foundation, tra cui quello di Rafah

in evidenza

Le Forza di difesa israeliane (Idf) ha annunciato l'espansione dell'offensiva terrestre a Gaza. Ieri il capo di stato maggiore Eyal Zamir aveva ordinato all'esercito di operare in nuove aree della Striscia. Intanto, il segretario generale Onu Antonio Guterres avverte: "Sono sconvolto dalle notizie di palestinesi uccisi e feriti ieri mentre cercavano aiuto a Gaza. È inaccettabile che rischino la vita per procurarsi del cibo. Chiedo un'indagine immediata e indipendente su questi eventi e che i responsabili siano chiamati a risponderne. Israele ha chiari obblighi, ai sensi del diritto internazionale umanitario, di accettare e facilitare gli aiuti. L'Onu deve poter operare in sicurezza".

Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog termina qui:

Per tutti gli aggiornamenti segui la diretta di Sky TG24 del 3 giugno

Media: "Almeno 45 morti oggi nei raid israeliani a Gaza"

È salito ad almeno 45 morti il bilancio delle persone uccise oggi negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. La maggior parte delle vittime si è verificata nel nord di Gaza, tra cui sei bambini, morti dopo che una casa è stata bombardata a Jabalya

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Idf: intercettato missile lanciato da Houthi verso Gerusalemme

L'esercito israeliano ha riferito che un missile balistico lanciato contro Israele dagli Houthi in Yemen è stato intercettato con successo dalle difese aeree. Le sirene di allarme hanno suonato in tutto il centro di Israele, nell'area di Gerusalemme, in diversi insediamenti della Cisgiordania e in alcune zone del sud di Israele, scrive il Times of Israel.

Dal 18 marzo, quando le Idf hanno ripreso l'offensiva contro Hamas nella Striscia di Gaza, gli Houthi hanno lanciato 44 missili balistici e almeno 10 droni contro Israele. Molti missili non hanno raggiunto il bersaglio.

Sirene allarme in Israele, missile da Yemen

Le sirene d'allarme sono suonate in diverse zone di Israele in seguito al lancio di un proiettile dallo Yemen. Lo ha riferito l'Idf

Onu: indagine indipendente su strage distribuzione aiuti

Ordine di evacuazione per una nuova area di Khan Younis

Le forze armate israeliane hanno ordinato ai palestinesi di evacuare una nuova area di Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, mentre l'esercito estende la sua offensiva terrestre contro Hamas. Lo scrive The Times of Israel. Il portavoce in lingua araba dell'Idf, il colonnello Avichay Adraee, ha pubblicato una mappa su X che mostra diversi isolati nella parte occidentale di Khan Younis che devono essere evacuati. Il quartiere non era incluso nei precedenti avvertimenti dell'Idf

Idf impedisce a media ingresso in villaggio premio Oscar

Soldati e poliziotti israeliani hanno impedito a un gruppo di giornalisti stranieri di entrare nel villaggio del regista palestinese premio Oscar Basel Adra che li aveva invitati a farlo. Il suo film 'No Other Land', co-diretto con il regista israeliano Yuval Abraham, racconta la storia dello sfollamento forzato dei palestinesi da Massafer Yatta, un'area di circa 30 chilometri quadrati in Cisgiordania dichiarata zona militare ristretta da Israele negli anni '80. Adra e Abraham avevano invitato i giornalisti a visitare

Massafer Yatta, dove sorgono 19 villaggi, dopo diversi episodi di violenza nelle ultime settimane, tra cui incursioni violente di  coloni. Quando i cronisti sono arrivati alle porte del villaggio di Tuwani, ad Adra, polizia e soldati israeliani li hanno bloccati spiegando che 24 ore era vietato l'accesso all'insediamento. Stessa sorte e' toccata a una delegazione dell'Autorità Palestinese, arrivata poco dopo. Un militare israeliano, che si è rifiutato di dare il suo nome, ha detto all'Afp che le forze di sicurezza sono state dispiegate per "mantenere l'ordine pubblico". Di recente "ci sono stati violenti scontri tra coloni, ebrei, arabi e giornalisti, e per prevenirli abbiamo deciso di non consentire l'ingresso oggi", ha aggiunto. Dura la reazione di due registi. "Questi agenti e soldati, che sono qui oggi per impedire ai media internazionali di entrare, non solo non vengono per prevenire la violenza dei coloni, ma spesso vi partecipano", ha assicurato Abraham. Sulla stessa linea Adra: "Le demolizioni effettuate dai soldati e dalle autorità israeliane contro le nostre case, scuole e proprietà si stanno moltiplicando in modo frenetico", ha sottolineato. Proprio come 'No Other land' ha mostrato al mondo

Emirati condannano "attacco terroristico" in Colorado

Gli Emirati Arabi Uniti condannano quello che definiscono un "attacco terroristico" in Colorado, che ha preso di mira gli attivisti che chiedevano il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. "Gli Emirati Arabi Uniti esprimono la loro ferma condanna di questi atti criminali e terroristici e il loro permanente rifiuto di tutte le forme di violenza e terrorismo contro persone innocenti", si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri, augurando una pronta guarigione alle vittime ed esprimendo solidarieta' al popolo americano e al suo governo. 

Onu chiede indagine su morti vicino centro aiuti a Gaza

Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto un'indagine indipendente sull'uccisione di decine di palestinesi nei pressi di un centro di distribuzione degli aiuti umanitari sostenuto dagli Stati Uniti a Gaza, dopo che i soccorritori hanno attribuito le morti al fuoco israeliano e l'esercito ha negato qualsiasi coinvolgimento. L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che gli spari israeliani hanno ucciso almeno 31 persone e ne hanno ferite 176 vicino al centro di distribuzione degli aiuti umanitari nella citta' meridionale di Rafah, con foto dell'AFP che mostrano civili sul posto che portano via i corpi e medici degli ospedali vicini che segnalano una valanga di feriti da arma da fuoco. 

Appello di Sanchez: "Porre fine a barbarie a Gaza per decenza"

Dopo lo smantellamento dell'ultimo ospedale operativo nel nord della Striscia, il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha fatto oggi appello a porre fine alla "barbarie" a Gaza "per umanità, per decenza, per giustizia". Nel suo intervento all'inaugurazione dell'ampliamento dell'Ospedale Universitario di Melilla, l'enclave spagnola in Marocco, Sanchez ha fatto proprie le parole di Papa Leone XIV, che la scorsa settima aveva condannato: "da Gaza si eleva sempre più intensamente verso il cielo il pianto di madri e padri che sostengono i corpi senza vita dei propri figli". Il capo del governo spagnolo, citato dall'emittente pubblica Tve, ha sottolineato l'importanza simbolica di inaugurare un ospedale in un momento in cui "i telegiornali aprono ogni giorno con le immagini di ospedali in rovina, distrutti dalle bombe, come sta avvenendo a Gaza". E ha ricordato lo smantellamento ieri dell'ultimo centro sanitario operativo nel nord della Striscia, che continuava a funzionare "grazie al coraggio di un pugno di professionisti". Sanchez ha deplorato la morte di centinaia di medici e infermieri "per non lasciare dietro i propri pazienti", sottolineando che "sono morti letteralmente abbracciati ai civili ai quali fino alla fine volevano salvare la vita". "Credo che a una cosa del genere dovremmo dare la rilevanza che merita", ha anche detto il leader socialista. "Per questo, oggi più che mai con emozione, ritengo necessario onorare la loro memoria in questo evento che ha luogo sulle sponde dello stesso mare che unisce la Palestina con la Spagna", il Mediterraneo, ha concluso. 

Iran, Araghchi: nulla da nascondere sul programma nucleare

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che il suo Paese non ha "nulla da nascondere" sul suo programma nucleare, poco dopo che il capo dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite ha chiesto maggiore trasparenza a Teheran. "L'Iran ha un programma nucleare pacifico... siamo pronti a fornire questa garanzia a qualsiasi parte o entita'. Non abbiamo nulla da nascondere al riguardo", ha dichiarato Araghchi in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo egiziano Badr Abdelatty al Cairo.

Gaza, 14 morti in bombardamento israeliano a Jabalia

La Difesa Civile di Gaza ha annunciato la morte di 14 persone in un bombardamento israeliano di un'abitazione a Jabalia, città nel territorio palestinese settentrionale. "Il numero dei martiri è salito a 14, tra cui sei bambini e tre donne, oltre alle 20 persone ancora sotto le macerie", ha dichiarato all'AFP il portavoce della Difesa Civile, Mahmoud Bassal. 

Guterres: "Inaccettabile palestinesi rischino vita per cibo, ora indagine indipendente"

"Sono sconvolto dalle notizie di palestinesi morti e feriti mentre ieri cercavano aiuti a Gaza. E' inaccettabile che i palestinesi rischino la vita per procurarsi cibo". E' quanto afferma il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che chiede un'indagine "immediata" e "indipendente" su quanto avvenuto affinché "i responsabili ne rispondano". "Israele ha obblighi chiari, in base al diritto internazionale umanitario, di accettare e facilitare la distribuzione di aiuti umanitari - aggiunge - Va ripristinato immediatamente l'ingresso senza impedimenti di assistenza su scala tale da soddisfare i bisogni enormi a Gaza". 

Militari israeliani, "allargata offensiva di terra a Gaza"

Le forze israeliane (Idf) confermano di aver allargato l'offensiva di terra nella Striscia di Gaza. "Nelle ultime 24 ore le truppe hanno ampliato le manovre di terra, eliminato terroristi e distrutto molti depositi di armi e infrastrutture del terrore, sia in superficie che sotterranee", affermano, secondo quanto riporta il Times of Israel. Le Idf confermano anche operazioni dell'Aeronautica militare contro decine di obiettivi nella Striscia di Gaza, teatro delle operazioni delle Idf contro Hamas dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.

Idf, avviata l'espansione dell'offensiva di terra a Gaza

L'Idf ha annunciato l'espansione dell'offensiva terrestre a Gaza. Lo riportano i media israeliani. Ieri il capo di stato maggiore, il tenente generale Eyal Zamir, aveva ordinato all'esercito di operare in nuove aree della Striscia. "Ieri le truppe hanno ampliato le manovre terrestri, eliminato terroristi e distrutto numerosi depositi di armi e infrastrutture terroristiche, anche sotterranee", si legge in una nota delle forze armate. Inoltre, si aggiunge, l'Aeronautica Militare ha colpito decine di obiettivi in ;;tutta Gaza, tra cui cellule terroristiche, edifici utilizzati da gruppi terroristici, tunnel, depositi di armi. 

Meloni: "Parole Mattarella su Gaza in linea con governo"

Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su Gaza "sono state importanti e sono in linea con quello che ha già detto il governo. Ringrazio il presidente della Repubblica e sono d'accordo con lui". Così la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha risposto alle domande dei giornalisti arrivando in via dei Fori Imperiali. 

A terra come morti in bombardamenti a Gaza, flash mob a Napoli

A terra, come morti in un bombardamento. A simulare una scena della striscia di Gaza sono gli attivisti di diverse sigle, in piazza oggi a Napoli per un corteo flash mob in piazza Vanvitelli, nel quartiere Vomero organizzato dal 'Comitato pace, disarmo e smilitarizzazione'.    Durante la manifestazione un gruppo di partecipanti si è buttato a terra circondato dagli altri presenti con in mano la bandiera palestinese. Al corteo gli aderenti, che indossano una kefiah, hanno portato anche un pezzo di stoffa bianca macchiata di rosso. Un'iniziativa organizzata non a caso oggi per una sorta di 2 giugno alternativo, perchè, dicono gli organizzatori, "la festa della Repubblica che ripudia la guerra, non sia il giorno delle parate militari, ma il giorno del disarmo, della pace, della giustizia e della libertà per il popolo palestinese e per tutti i popoli della Terra".  "In primo luogo chiediamo che il nostro Governo la smetta di permettere, direttamente o attraverso triangolazioni commerciali, di vendere, far transitare o comprare armi da e per Israele. Chiediamo la rescissione degli accordi militari, economici ed accademici sottoscritti con Netanyahu nel marzo 2023. Chiediamo che non venga fatto passare il rinnovo automatico del memorandum d'intesa con Israele il prossimo 8 giugno. Chiediamo che dai nostri porti, dai nostri aeroporti, dalle basi militari disseminate sul nostro territorio non partano strumenti di morte per il genocidio del popolo palestinese", queste le rivendicazioni della manifestazione.

Meloni: "Parole Mattarella su Gaza in linea con governo"

Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su Gaza "sono state importanti e sono in linea con quello che ha già detto il governo. Ringrazio il presidente della Repubblica e sono d'accordo con lui". Così la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha risposto alle domande dei giornalisti arrivando in via dei Fori Imperiali.

Media palestinesi: "L'Idf avanza a Khan Younis"

I media palestinesi riferiscono che le truppe di terra dell'Idf stanno avanzando nell'area di Khan Younis, nel sud di Gaza. Al Jazeera ha poi segnalato una serie di raid nella notte su Gaza city, e fino a questo momento ci sarebbero almeno cinque morti, tra cui un bambino.   Le forze armate israeliane non hanno ancora commentato, riporta Times of Israele.

Madrid: "Israele deve porre fine alla guerra disumana a Gaza"

"Israele deve porre fine a questa guerra disumana" e la Spagna esige "il rispetto del diritto internazionale umanitario". E' l'appello contenuto in un messaggio postato domenica su X del ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, sulle conseguenze dell'offensiva israeliana sulla Striscia.   "L'ultimo ospedale di Gaza ha smesso di funzionare. Continuano oggi i bombardamenti nei pressi di un centro di distribuzione degli aiuti, Israele deve subito porre fine a questa guerra disumana. I gazawi, i loro bambini e bambine, meritano salute, educazione e dignità", ha scritto il capo della diplomazia iberica.   Albares sottolinea che "la Spagna esige di rispettare il Diritto Internazionale Umanitario". "Chiediamo l'entrata degli aiuti umanitari senza impedimenti e la liberazione degli ostaggi" nelle mani di Hamas, scrive ancora il ministro degli Esteri. Che esorta "la comunità internazionale" a "lavorare per porre fine a questa guerra e applicare la soluzione del due Stati", Israele e Palestina, in Medio Oriente.

Crosetto: "Lasciare illusione pace garantita per sempre"

"Occorre, purtroppo, abbandonare l'illusione di una pace garantita per sempre, difendendosi dalle minacce esterne e da quegli attori globali che considerano un orpello i nostri valori fondanti: la pace, la sicurezza, la libertà e la democrazia. Dobbiamo costruire una Difesa nazionale solida e interoperabile, che rafforzi e integri la Nato, attraverso la costruzione di un pilastro europeo della Difesa". Questo uno dei passaggi del messaggio inviato dal ministro della Difesa Guido Crosetto per il 2 giugno.

Iran a Usa: "Garantiscano la fine delle sanzioni"

L'Iran chiede agli Stati Uniti di fornire delle garanzie "sulla rimozione delle sanzioni" a Teheran: lo afferma il portavoce del ministero degli Esteri, Esmail Baghaei. Il portavoce ha fatto riferimento all'ultima proposta avanzata dagli Stati Uniti a Teheran sull'interruzione completa dell'arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran, sottolineando che nessuna proposta riceverà una risposta positiva dall'Iran se conterrà richieste estreme e radicali e ignorerà i diritti e gli interessi nazionali. "Il fatto che abbiamo ricevuto la proposta non significa che l'abbiamo accettata. Daremo una risposta adeguata", ha aggiunto, sottolineando che "l'Iran insiste sull'arricchimento dell'uranio. Stiamo anche cercando l'effettiva rimozione delle sanzioni, tuttavia la parte americana non ha ancora chiarito la questione. Insistiamo affinché queste questioni siano considerate in qualsiasi accordo".

M5S: "Anche la Basilicata interrompa i rapporti con Israele"

"Anche in Basilicata stop a rapporti con il governo israeliano". Lo hanno chiesto, in una nota congiunta, le due consigliere regionali del Movimento cinque stelle, Alessia Araneo e Viviani Verri, le quali hanno sottolineato di "accogliere con grande favore la forte e chiara decisione assunta dalla vicina Regione Puglia di interrompere ogni rapporto istituzionale con i rappresentanti del governo israeliano e con tutti i soggetti ad esso riconducibili".     Si tratta "di un atto di responsabilità che - hanno aggiunto le dirigenti pentastellate - condividiamo pienamente e che riteniamo necessario per far sentire concretamente la voce delle istituzioni e per condannare quanto sta accadendo nella striscia di Gaza. Sulla scorta di questo importante e coraggioso esempio, anche in Basilicata, chiederemo alla Giunta regionale di adottare una linea analoga a quella pugliese, interrompendo ogni rapporto istituzionale con il governo Netanyahu e con soggetti ad esso riconducibili".     Secondo Araneo e Verri, "anche la Basilicata deve esprimere con forza la propria condanna e intraprendere azioni concrete per chiedere un immediato cessate il fuoco, la fine delle ostilità e la garanzia di accesso agli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. In momenti come questi - hanno proseguito - la neutralità diventa complicità. Non possiamo permettere che la storia ci trovi in silenzio davanti a uno sterminio sistematico, che viola ogni principio di umanità, diritto internazionale e coscienza civile. Tacere o temporeggiare equivale a legittimare la distruzione deliberata di un popolo", hanno concluso.

Ministro Esteri iraniano incontra capo Aiea in Egitto

Il ministro degli Esteri e capo negoziatore iraniano per il nucleare Abbas Araghchi oggi incontrerà il direttore dell'AIEA Rafael Grossi al Cairo, insieme con il collega egiziano Badr Abdelatty. L'incontro avviene dopo la pubblicazione di un rapporto dell'agenzia delle Nazioni Unite che mostra come l'Iran abbia aumentato la sua produzione di uranio arricchito al 60%, un livello vicino al 90% necessario per produrre armi nucleari. Durante la sua visita, Araghchi incontrerà anche il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

Iran: "Arricchimento uranio è linea rossa"

Il capo dell'organizzazione per l'energia atomica dell'Iran, Mohammad Eslami, ha affermato che l'arricchimento dell'uranio è il fondamento dell'industria nucleare del Paese e una linea rossa non negoziabile, per la quale non esiste alternativa.    "Nessuno può negare il diritto dell'Iran all'arricchimento, poiché tale approccio è illogico, poiché l'arricchimento è il fondamento del programma nucleare iraniano", ha aggiunto Eslami, riferendosi alla recente proposta degli Stati Uniti all'Iran di sospendere completamente l'arricchimento e di partecipare invece a un consorzio regionale che verrebbe istituito per arricchire l'uranio. Intervenendo ieri sera alla televisione di Stato, Eslami ha anche respinto l'ultimo rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) sulle attività nucleari dell'Iran, definendolo "legalmente infondato, redatto solo per compiacere Israele".

Capo dell'intelligence di Ankara sente un leader di Hamas

Il capo dei servizi segreti turchi (Mit), Ibrahim Kalin, ha avuto un colloquio telefonico con il vicepresidente dell'ufficio politico di Hamas, Halil Hayye, durante il quale sono state discusse le ultime proposte trasmesse al gruppo palestinese dall'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff. Secondo quanto riferisce Anadolu, durante la conversazione sono state discusse le misure da adottare per consentire urgentemente lo scambio di prigionieri, l'invio di aiuti umanitari e per raggiungere un cessate il fuoco permanente, mentre Kalin ha ribadito il sostegno della Turchia al popolo palestinese, sottolineando l'importanza di proseguire i negoziati mediati da Stati Uniti, Qatar ed Egitto.

Prezzo del petrolio in crescita, spinta da tensioni geopolitiche

Le tensioni geopolitiche sempre elevate, anche a seguito del devastante attacco dell'Ucraina alle basi di bombardieri strategici russi, e un aumento della produzione da parte dell'Opec+ nel week end inferiore al previsto, riportano verso l' alto il prezzo del petrolio che era arrivato a toccare i minimi degli ultimi quattro anni.    Sui mercati internazionali il Wti del Texas passa di mano a 62,5 dollari al barile con un aumento del 2,7% mentre il Brent del Mare del Nord, che la scorsa settimana aveva perso il 2%, ora si riavvicina a quota 65 dollari (64,3 +2,4%). Il passivo da inizio anno, mesi nei quali il presidente Trump ha diffuso annunci e controannunci sui dazi e fatto pressione per un prezzo del greggio basso, resta comunque elevato (-15%).

Dazi e guerre spingono il prezzo dell'oro: +1,2%

I nuovi dazi su acciaio e alluminio e le accuse alla Cina annunciate dal presidente Usa Donald Trump, spingono il prezzo dell'oro, tradizionale bene rifugio. Sui mercati internazionali il metallo con consegna immediata sale dell'1,2% a 3328 dollari l'oncia.

Saar: "Attacco in Colorado alimentato dai media"

"Scioccato dal terribile attacco terroristico antisemita contro gli ebrei a Boulder, in Colorado": lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar. "Questo è puro antisemitismo, alimentato dalle calunnie diffuse dai media", ha aggiunto.

Iran: "Prepariamo risposta a proposta Usa sul nucleare"

Il ministro degli Esteri iraniano, capo negoziatore nei colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti, Abbas Araghchi, ha detto che Teheran sta preparando una risposta alla recente proposta dell'inviato statunitense ai colloqui, Steve Witkoff.    In un post su X, Araghchi ha dichiarato che il ministro degli Esteri dell'Oman, Badr Al Busaidi, ha presentato all'Iran gli "elementi della proposta statunitense" relativa all'accordo nucleare durante una breve visita a Teheran sabato, sottolineando che l'Iran risponderà alla proposta in modo appropriato, sulla base dei principi, degli interessi nazionali e dei diritti del popolo iraniano.

Guerra Medioriente, ministro Katz: avanti offensiva a Gaza. VIDEO

Guerra a Gaza, Mattarella: "Disumano ridurre alla fame un'intera popolazione"

"Che venga ridotta alla fame un'intera popolazione, dai bambini agli  anziani, è disumano e grave è l'erosione dei territori attribuiti  all'autorità nazionale palestinese". Lo ha dichiarato il presidente della  Repubblica parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia in vista  della festa del 2 giugno. "I palestinesi hanno diritto al loro focolare  entro confini certi". LEGGI L'ARTICOLO

Hamas: pronti a un nuovo round di colloqui per la tregua

Ieri, Hamas in un comunicato ha espresso la sua disponibilità ad avviare immediatamente un nuovo ciclo di negoziati per un accordo di cessate il fuoco di Gaza. "Hamas - riportano i media israeliani - accoglie con favore gli sforzi in corso del Qatar e dell'Egitto per porre fine alla guerra" e "afferma la sua disponibilità ad avviare immediatamente un ciclo di negoziati indiretti per raggiungere un accordo sui punti contesi" rispetto alla proposta americana, "garantendo sollievo al nostro popolo e ponendo fine alla tragedia umanitaria, per arrivare a un cessate il fuoco permanente e al completo ritiro delle forze di occupazione".

Gaza, Tajani: “Insieme ad Adam, unico figlio sopravvissuto al raid, accoglieremo la madre”

Dopo la conferma dell’arrivo in Italia del piccolo Adam, unico figlio sopravvissuto della dottoressa di Gaza Alaa al-Najjar dopo  un bombardamento su Khan Younis in cui sono morti gli altri nove figli,  arriva un nuovo annuncio dal ministro degli Esteri Antonio Tajani:  "Insieme al piccolo Adam accoglieremo anche sua madre”. “Dopo la morte  del marito, la dott.ssa Alaa ha deciso di venire anche lei in Italia”,  ha scritto Tajani su X. LEGGI L'ARTICOLO

Attacco in Colorado, polizia: diversi feriti, persone date alle fiamme. VIDEO

Attacco a corteo pro Israele in Colorato: diversi feriti persone date alle fiamme

Sei persone, di età compresa tra 67 e 88 anni, sono rimaste ferite nell'attacco di ieri pomeriggio a Boulder, in Colorado, contro una manifestazione pro Israele: lo ha annunciato l'agente speciale dell'Fbi, Mark Michalek, confermando che il sospetto responsabile è stato sentito gridare "Palestina libera" durante l'attacco. Si tratta di Mohamed Sabry Soliman, un 45enne, che era armato di un "lanciafiamme artigianale e un dispositivo incendiario", ha proseguito Michalek. L'Fbi ha annunciato di aver aperto un'indagine su un "attacco terroristico mirato". Da parte sua, il capo della polizia locale, Stehpen Redfearn, ha detto che almeno una persona è rimasta gravemente ferita e versa in condizioni critiche, aggiungendo che il presunto responsabile e' stato arrestato e portato in ospedale con ferite lievi. 

Mondo: I più letti

OSZAR »