È iniziato il summit a Kananaskis, sulle Montagne Rocciose canadesi: è alta tensione sui conflitti in Medio Oriente, su quello in Ucraina e sui dazi. Pesa l’incognita Trump, che non avrebbe intenzione di firmare la bozza congiunta dei leader mondiali sulla de-escalation tra Iran e Israele. La premier Meloni preme per il cessate il fuoco a Gaza
Ha preso il via il G7 a Kananaskis, sulle Montagne Rocciose del Canada, che durerà fino al 17 giugno. La guerra tra Israele e Iran ha stravolto l'agenda, finendo in cima alle priorità e aggiungendo un altro dossier geopolitico divisivo, dopo quelli dell'Ucraina e di Gaza. Secondo quanto riportato da Reuters, il gruppo dei Sette avrebbe pronta una bozza di comunicato congiunto per la de-escalation del conflitto tra Israele e Iran. Il documento contiene l'impegno per salvaguardare la stabilità dei mercati, inclusi i mercati energetici, e dice che Israele ha il diritto di difendersi. Donald Trump non avrebbe però intenzione di firmarla. E nel bilaterale con il premier canadese Carney dice: "Gli iraniani non vinceranno questa guerra, devono fare un accordo e devono parlare subito, prima che sia troppo tardi". La premier Giorgia Meloni sta intanto lavorando per proporre un'iniziativa comune per un cessate il fuoco a Gaza, su cui starebbe riscontrando aperture da parte dei partner.
Trump: "Un errore cacciare Putin da G8"
Fanno intanto già discutere le prime dichiarazioni di Trump, secondo cui "è stato un errore cacciare la Russia dal G7". Durante il bilaterale con Carney, ha detto: "Obama e Trudeau non hanno voluto la Russia, io dissi che era un errore, non avremmo una guerra adesso, e non avremmo una guerra adesso se Trump fosse stato presidente quattro anni fa. Era G8, poi hanno messo fuori la Russia, anche se non ero in politica dissi chiaramente che era un grande errore". A spiazzare i leader è anche l'idea di Trump per cui Vladimir Putin possa fungere da mediatore tra Israele e Iran.
In agenda incontro con Zelensky
Per Trump è stato ufficializzato che a margine del vertice avrà un incontro con Zelensky, in arrivo domani. Il leader ucraino ha reso noto che discuterà dell'acquisto di armi statunitensi, specificando che gli aiuti militari non sono all'ordine del giorno del confronto. "Oggi non stiamo parlando con l'America di nuovi aiuti. Anzi, uno dei temi che discuterò con il presidente Trump durante l'incontro è il pacchetto di difesa che l'Ucraina è pronta ad acquistare", ha dichiarato durante una visita a Vienna.

Vedi anche
Apre il G7 in Canada, sul tavolo crisi Medioriente
Il ruolo di Meloni
Anche Giorgia Meloni vedrà Trump per un faccia a faccia. E con lui, come con gli altri, spingerà per un'iniziativa comune per il cessate il fuoco a Gaza. La convinzione della premier è che a medio termine una delle soluzioni possibili per il Medio Oriente sia "l'allentamento della pressione" sulla Striscia, come ha già detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una telefonata prima di volare in Canada e come sta ribadendo a Kananaskis. Sulla crisi tra Israele e Iran, l'obiettivo dichiarato alla vigilia da fonti italiane è trovare una posizione coordinata con i partner europei sulla guerra, per poi arrivare a un coordinamento generale con l'Amministrazione americana.
Il nodo dei dazi Usa verso l'Ue
Nessuno sa che piega prenderà questo summit, che rischia di essere più una serie di bilaterali che una tavola rotonda. Neppure sui dazi, anche se la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sta cercando di spianarsi il terreno in vista di un atteso bilaterale grazie a "un'ottima telefonata con il presidente Trump", nella quale ha ribadito il suo impegno "a raggiungere un buon accordo prima del 9 luglio". Bruxelles, secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, è pronta ad accettare un dazio fisso del 10% su tutte le esportazioni dell'Unione Europea verso gli Stati Uniti nella speranza di evitare tariffe più elevate su automobili, farmaci ed elettronica.

Vedi anche
Al via G7 in Canada, presente Meloni. Occhi puntati su Iran-Israele
Incontro tra Meloni, Macron, Merz, Starmer e Carney
Intanto nella serata canadese, alla vigilia dell'apertura ufficiale del vertice, si è svolto un lungo e informale colloquio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro britannico Keir Starmer e il primo ministro canadese, Mark Carney. L'obiettivo è stato quello di trovare una posizione coordinata con i partner europei sulla guerra fra Israele e Iran, per poi arrivare a un coordinamento generale con il presidente Usa Donald Trump.
Gli incontri di Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato separatamente, sempre alla vigilia del G7, il cancelliere della Repubblica Federale di Germania Friedrich Merz e il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer. Ancora una volta si è parlato di Ucraina e Medio Oriente.
Possibile bilaterale Zelensky-Lula
Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, potrebbe incontrare il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky: secondo la stampa brasiliana, Lula avrebbe accettato la richiesta di Zelensky di una bilaterale, vista l'escalation della guerra in Europa orientale. Fonti governative brasiliane affermano che nell'agenda di Lula è stato riservato uno spazio per l'incontro che si terrà questo martedì.
