Introduzione
La situazione in Medio Oriente è sempre più tesa. L’Idf ha effettuato il più grande attacco finora lanciato nella capitale iraniana in pieno giorno. Colpiti, oltre a siti nucleari, il carcere di Evin e la tv pubblica iraniana. L'Iran ha risposto all'attacco Usa lanciando missili contro una base americana in Qatar: poco prima, Doha ha chiuso il suo spazio aereo. Una mossa replicata per qualche ora anche dagli Emirati Arabi Uniti, dal Bahrein e dal Kuwait. E mentre diversi Paesi si stanno mobilitando per il rientro dei propri connazionali, le compagnie aeree si stanno riorganizzando e stanno riducendo o sospendendo diversi voli da e per il Medio Oriente
Quello che devi sapere
Il Qatar chiude lo spazio aereo, poi in tarda serata lo riapre
Nel pomeriggio del 23 giugno il ministro degli Esteri di Doha, in una nota, ha reso noto che il Qatar ha chiuso lo spazio aereo "al fine di garantire la sicurezza di cittadini, residenti e visitatori", aggiungendo che "questa disposizione fa parte di una serie di misure precauzionali adottate in base agli sviluppi nella regione”. Qualche ora dopo, l'Iran ha iniziato l'operazione di rappresaglia contro la base americana di Al Udeid alle porte di Doha, in Qatar. In un primo momento si era parlato di attacchi anche contro le basi Usa in Siria e Iraq, poi un funzionario militare statunitense - citato da Reuters - ha smentito. In tarda serata lo spazio aereo del Qatar è stato riaperto.
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Chiuso lo spazio aereo anche negli Emirati Arabi Uniti e in Bahrein
Anche gli Emirati Arabi Uniti il 23 giugno hanno chiuso per qualche ora lo spazio aereo come misura preventiva in vista della risposta iraniana ai bombardamenti Usa. Qatar ed Emirati da tempo garantiscono un corridoio aereo sicuro, stabile e veloce alle compagnie di mezzo mondo per i collegamenti tra Europa e Asia: sono decine le compagnie che hanno dovuto riorganizzarsi. Poco dopo, anche il Bahrein ha temporaneamente sospeso il traffico aereo
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Anche Kuwait chiude "temporaneamente" lo spazio aereo
Dopo l'attacco iraniano a una base statunitense in Qatar come rappresaglia per gli attacchi americani in Iran, anche il Kuwait ha annunciato la chiusura del suo spazio aereo “fino a nuovo avviso”. “Nell'interesse della sicurezza del Paese, e alla luce delle misure precauzionali adottate da diversi Paesi confinanti, tra cui la chiusura dei loro aeroporti e dello spazio aereo, lo Stato del Kuwait annuncia la chiusura temporanea del suo spazio aereo come misura precauzionale, con effetto da oggi fino a nuovo avviso", ha dichiarato la direzione generale dell'Aviazione civile del Kuwait in una nota
La riapertura in Kuwait, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti
In serata, Kuwait e Bahrein hanno riaperto i loro spazi aerei. Negli Emirati Arabi Uniti, anche l'autorità aeroportuale di Dubai ha dichiarato di aver ripreso le operazioni nei suoi aeroporti, ma ha sottolinato che alcuni voli potrebbero subire ritardi o cancellazioni
Oman Air ed EgyptAir
Nella serata del 23 giugno Oman Air ha fatto sapere di aver temporaneamente sospeso i voli da e per Manama, Dubai, Kuwait e Doha a causa degli sviluppi regionali. "I voli sul resto della nostra rete potrebbero subire ritardi a causa di tratte aeree più lunghe", ha spiegato Oman Air. Poco dopo, anche EgyptAir ha annunciato la cancellazione di tutti i voli dal Cairo verso i Paesi del Golfo, "finché la situazione nella regione non si stabilizzerà". "A causa degli eventi in corso nella regione e della chiusura dello spazio aereo in diversi Paesi del Golfo, i voli EgyptAir dall'aeroporto del Cairo da e per le città del Golfo e viceversa sono stati cancellati finché la situazione nella regione non si stabilizzerà", ha dichiarato EgyptAir in un comunicato
British Airways e Air France
Già nei giorni scorsi alcune compagnie avevano modificato i loro piani di volo. British Airways ha cancellato domenica i voli tra l'aeroporto di Londra Heathrow e Dubai e Doha a seguito degli attacchi statunitensi contro l’Iran. Air France ha sospeso i voli per l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti almeno fino al 24 giugno compreso. La compagnia francese ha inoltre prorogato la sospensione della rotta Parigi-Tel Aviv fino al 14 luglio
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Transavia e Lufthansa
I voli della compagnia low cost di Air France, Transavia, da Parigi a Beirut sono stati sospesi fino al 30 giugno, mentre la rotta per Tel Aviv è chiusa fino al 7 settembre. Il gruppo tedesco Lufthansa, le cui altre compagnie aeree includono Swiss, Austrian e Ita, ha sospeso i voli per il Medio Oriente fino al 30 giugno. Anche le rotte per Amman ed Erbil, in Iraq, sono state sospese fino all'11 luglio. Il gruppo non volerà a Tel Aviv e Teheran fino al 31 luglio, evitando inoltre lo spazio aereo dei paesi coinvolti nel conflitto
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Aegean Airlines e Turkish Airlines
La compagnia aerea greca Aegean Airlines ha sospeso i voli per Tel Aviv fino al 12 luglio. Le sue rotte per Amman, Beirut ed Erbil sono chiuse fino al 28 giugno. La low cost turca Pegasus ha cancellato i voli per Iraq, Giordania e Libano fino al 30 giugno, e per l'Iran fino al 30 luglio. Nessun volo Turkish Airlines per Baghdad, Damasco e Teheran sarà disponibile prima del 1 luglio
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United Airlines
United Airlines ha avvisato i passeggeri che i voli da e per Dubai programmati tra il 18 giugno e il 3 luglio potrebbero essere sospesi e offre cambi di biglietto senza costi aggiuntivi a determinate condizioni a causa dei disordini in Medio Oriente. La compagnia aerea statunitense ha implementato la stessa flessibilità per i voli per Tel Aviv tra il 13 giugno e il 1 agosto, consentendo ai clienti di prenotare nuovamente per altre importanti città europee.
Air Canada e American Airlines
Air Canada ha temporaneamente sospeso il suo servizio giornaliero diretto da Toronto a Dubai a partire dal 18 giugno e ha avvertito che la sospensione potrebbe essere estesa. I viaggi con scalo in Europa con una compagnia aerea partner rimangono possibili, secondo il suo sito web. American Airlines consente ai clienti di modificare le loro prenotazioni per Doha senza costi aggiuntivi per i viaggi originariamente programmati tra il 19 giugno e il 20 luglio.
Rimpatriati cittadini britannici
Intanto 63 cittadini britannici sono stati evacuati col primo volo speciale della Raf decollato da Israele a fronte del conflitto con l'Iran. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri David Lammy. Altri voli, organizzati da Londra, saranno presto disponibili, ha aggiunto il titolare del Foreign Office, ricordando che chi vuole restare nel Paese deve registrare online la propria presenza in un portale apposito.
La lista per i voli di rimpatrio
Oltre 4.000 cittadini inglesi si sono messi in lista per i voli di rimpatrio. Inoltre Lammy ha affermato che un britannico è rimasto ferito nello Stato ebraico a causa del conflitto. È stata infine estesa anche ai cittadini del Regno Unito l'allerta che le autorità Usa hanno diramato agli americani in Qatar con la raccomandazione di restare in casa fino a nuovo avviso e di attenersi alle indicazioni delle autorità locali
I rimpatri con aerei militari della Francia
La Francia ha deciso di mobilitare aerei militari A400M per il rimpatrio dei cittadini francesi "che lo vorranno, dall'aeroporto Ben Gurion in Israele verso Cipro", hanno annunciato in serata i ministeri degli Esteri e della Difesa. I voli saranno effettuati "con riserva della concessione dell'autorizzazione israeliana" e si aggiungeranno ai voli civili noleggiati con partenza da Amman
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