Elezioni comunali 2025, urne chiuse. Si vota anche lunedì. alle 23 vota il 43,85%

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Lunedì 27 maggio seggi aperti dalle 7 alle 15. Alle 23 vota il 43,85%, affluenza giù di 6 punti. I comuni che sono chiamati ai seggi per l'elezione dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali sono 117 nelle regioni a statuto ordinario e 9 commissariati in Sicilia. Al voto tre capoluoghi di provincia - Ravenna, Taranto e Matera - e un capoluogo di regione (Genova). Coinvolti circa 2 milioni di cittadini. Eventuali ballottaggi l'8 e il 9 giugno insieme ai Referendum

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Sono 126 i comuni che sono chiamati al voto per l'elezione diretta dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali: 117 si trovano nelle regioni a statuto ordinario e nove sono comuni commissariati della Sicilia. Per quanto riguarda le regioni a statuto ordinario, 86 comuni alle urne hanno meno di 15mila abitanti, mentre gli altri 31 ne contano di più. Coinvolti tre capoluoghi di provincia - Ravenna, Taranto e Matera - e un capoluogo di regione (Genova). Attesi alle urne circa 2 milioni di elettori. Oggi si è votato dalle 7 alle 23. Le urne riaprono domani dalle 7 fino alle 15. In questa prima giornata, alle 12 l'affluenza nelle regioni a statuto ordinario è al 13,55%, in calo rispetto al 15,54% delle scorse Comunali. La seconda rilevazione registra - alle 19 - un'affluenza del 33,48% degli aventi diritto, in calo rispetto al 36,22% dell'ultima tornata.  L'eventuale turno di ballottaggio è fissato per le giornate di domenica 8 e lunedì 9 giugno, quando in tutta Italia si andrà ai seggi anche per i Referendum abrogativi.

Gli approfondimenti: 

• Elezioni comunali 2025, dove e come si vota

• Chi sono i sette candidati sindaco a Genova

• Chi sono i cinque candidati sindaco a Matera

• Chi sono i sei candidati sindaco a Taranto

• Chi sono i sette candidati sindaco a Ravenna

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Alle 23 vota il 43,85%, affluenza giù di 6 punti

La terza e ultima rilevazione, per oggi, dell'affluenza su scala nazionale delle amministrative che coinvolgono 117 comuni di Regioni a statuto ordinario e altri 9 in Sicilia (regione a statuto speciale), registra - alle 23 - un'affluenza del 43,85% degli aventi diritto. Anche in questo caso si registra un calo della partecipazione al voto confrontando il risultato con il 49,52% dell'ultima tornata. È quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo. Brusca frenata (-5) a Genova che registra il 39,15% (furono il 44,17% l'ultima volta, ma si votò solo di domenica). Crolla Taranto segnando quasi 8 punti in meno con il 44,49% rispetto al precedente 52,28%. Sopra al 50% Matera ma sempre con il segno meno: 50,17% contro il 53,41%  Ravenna (37,92%) lascia sul terreno 3 punti e mezzo sull'ultimo 41,40%.

Urne chiuse per oggi

Alle 23 hanno chiuso i seggi per la prima giornata di questa tornata elettorale. Le urne riaprono domani, lunedì 26 maggio, dalle 7 alle 15.

In Abruzzo alle 19 l'affluenza è al 38,76%

Resteranno aperti fino alle 23 di oggi e riapriranno domani alle 7 per chiudere alle 15, quando partiranno le operazioni di scrutinio, i seggi nei sei comuni abruzzesi dove si vota per eleggere sindaci e consiglieri: Sulmona, Carsoli, Bisegna, Ortona, Bussi sul Tirino e Castilenti, circa 50mila elettori in tutto. Tutte le consultazioni elettorali sono anticipate rispetto alla scadenza naturale: i Comuni sono commissariati o per la caduta delle precedenti amministrazioni o, come nel caso di Bussi sul Tirino, per la morte del sindaco. L'affluenza alle ore 19 in Abruzzo è al 38,76% in calo rispetto al dato complessivo della precedente tornata elettorale (41,17%).

Affluenza ancora in calo, alle 19 ha votato il 33,48%

La seconda rilevazione dell'affluenza su scala nazionale delle amministrative che coinvolgono 117 comuni di Regioni a statuto ordinario e altri 9 in Sicilia (regione a statuto speciale), registra - alle 19 - un'affluenza del 33,48% degli aventi diritto in calo rispetto al 36,22% dell'ultima tornata. È quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo. A Genova, unico capoluogo di regione al voto, gli elettori sono stati il 30,76% (furono il 32,05% l'ultima volta, ma si votò solo di domenica). A Matera l'affluenza è del 36,26%, in lieve calo rispetto al 37,74% del 2020; più marcato il calo a Ravenna: 28,43% rispetto al 31,88. Giù anche Taranto che quota 32,25% contro l'ultimo 34,63%.

A Taranto alle ore 19 affluenza al 32,25%

Per le elezioni Comunali, a Taranto, alle ore 19 è stata registrata un'affluenza del 32,25%, in lieve calo rispetto al 34,63 delle scorse amministrative. Complessivamente la media dei votanti nei dieci comuni pugliesi chiamati ad eleggere il Consiglio comunale è del 34,81%, contro il 36,71% delle scorse elezioni. Nel Tarantino si vota anche a Massafra dove l'affluenza è superiore rispetto alla scorsa tornata elettorale: il 41,32% contro il 38,63%. Nel Barese si vota a Triggiano, anche qui con un lieve miglioramento: il 33,65% contro il 33,21%. Si voterà fino alle ore 23 di oggi e domani, dalle 7 alle 15, anche a San Ferdinando di Puglia (Bat), Orta Nova, Carapelle, Castelluccio Dei Sauri e Lesina (Foggia), Corsano e Taviano (Lecce).

Comunali Genova, affluenza in calo alle 19, è al 30,76%

Si attesta al 30,76% l'affluenza alle elezioni comunali a Genova alle 19, in calo rispetto alle precedente tornata amministrativa nel 2022 alla stessa ora al 32,05%, quando però si votò solo domenica. È il dato diffuso dal ministero dell'Interno sulla base delle 653 sezioni aperte dalle 7 di stamani a Genova per scegliere il nuovo sindaco della città, i nuovi consiglieri comunali, i nuovi presidenti e consiglieri di Municipio. Sarà possibile votare fino alle 23 di stasera e domani dalle 7 alle 15.

A Matera alle ore 19 affluenza al 36,2%

A Matera, per le elezioni Comunali, alle ore 19 è stata registrata un'affluenza del 36,26%, in lieve calo rispetto al 37,74% del 2020, quando si votò sempre su due giorni. Per il secondo aggiornamento sull'affluenza, il dato complessivo degli otto comuni della Basilicata chiamati alle urne per questa tornata di Amministrative è del 34,67% rispetto al precedente 35,93%. Per la provincia di Potenza il dato è del 32,06% rispetto al precedente 32,54%, per quella di Matera del 35,67% rispetto al precedente 37,20%. Il Comune con l'affluenza maggiore è Montalbano Jonico (Matera) con il 38,19%. Si voterà fino alle ore 23 e domani, dalle 7 alle 15, anche ad Atella, Lavello, Senise, Tolve (Potenza) e Bernalda e Irsina (Matera). 

M5s Genova chiama carabinieri: "Cavo avvicina persone al seggio"

Intervento dei carabinieri  a Genova, per la denuncia di una presunta violazione del silenzio elettorale da parte della deputata di Noi Moderati e candidata del centrodestra a vicesindaco, Ilaria Cavo. A chiamare l'Arma, il rappresentante di lista del Movimento 5 stelle, ravvedendo comportamenti scorretti in Cavo nell'avvicinare alcuni elettori. Nulla di tutto ciò, è la replica della deputata, giustificando la sua presenza come accompagnatrice della madre 76enne e ammettendo la "colpevolezza" di aver ricambiato "con cortesia e comportamenti leciti" i saluti ricevuti. Quindi ha chiosato: "Per fortuna in queste ore non esiste ancora il divieto di buona educazione, di parola, sorrisi e saluto".

Candidato denuncia schede sparite nel Napoletano

"A Pontecitra (un rione del comune di Marigliano, nel Napoletano - ndr), nella sezione numero 18 della 219 mancano tre schede: risulta dal conteggio a cui è stato costretto il presidente di seggio, dopo le richieste da parte dei rappresentanti di lista, allertati dalle sue ripetute ed immotivate uscite dalla sezione elettorale. Il presidente del seggio è componente del comitato provinciale del Pd ed autore, in pieno silenzio elettorale, di un appello a favore del candidato Bocchino": è quanto denuncia, in una nota, Paolo Russo, candidato sindaco della coalizione "Cuore Civico".

A Scalea schede scomparse e ritrovate

I carabinieri della compagnia di Scalea, in provincia di Cosenza, hanno avviato indagini dopo la scomparsa e il successivo ritrovamento di due schede e un timbro in un seggio del Comune di Scalea, dove sono in corso le elezioni comunali. Le schede sono state ritrovate in possesso di una persona addetta alle operazioni di voto. Il materiale era scomparso ieri sera. Delle 1.300 schede destinate al seggio numero 7 ne sono risultate mancanti due, oltre a un timbro. Della circostanza, segnalata da alcuni scrutatori, è stato informato il commissario prefettizio che guida l'ente dopo che la precedente amministrazione era stata sfiduciata.

A Malvicino 6 aspiranti sindaci per 78 abitanti

C'è un piccolo centro in Piemonte che conta sei aspiranti sindaci su 78 abitanti ed è pure in controtendenza rispetto all'attaccamento al voto manifestato nel resto d'Italia: a Malvicino, in provincia di Alessandria, alle 12 per le Amministrative si sono presentati alle urne in 21, quantità che corrisponde al 25,3% degli aventi diritto a fronte di una media nazionale (in calo) del 13.55%. Anche la quantità dei sindaci desta curiosità. La poltrona di primo cittadino è contesa dalla vicesindaca uscente Cristina Manfrinetti, un'avvocata di 43 anni della vicina Acqui Terme a capo dell'unica lista composta da persone del territorio, e da altri cinque candidati, che però sono tutti originari di altre regioni italiane. Sono Luigi Ramaglia, Mario Carpaneto, Bruno Isaia Merlin, Fabio Cuppone e Andrea Gaudio. Gli aspiranti consiglieri sono in tutto 54. Dal Municipio fanno sapere che gli aventi diritto al voto sono 83. Di questi, 69 abitano stabilmente a Malvicino, 12 all'estero e 2 sono iscritti all'Aire (anagrafe italiani residenti all'estero) che hanno chiesto di partecipare. La tornata elettorale è stata anticipata per la morte, il 26 dicembre 2024, del sindaco Francesco Nicolotti.

L’affluenza a Genova

Si è attestata al 13,35% l'affluenza alle elezioni comunali a Genova alle 12, in calo rispetto alle precedente tornata amministrativa nel 2022 alla stessa ora al 15,08%. È il dato diffuso dal ministero dell'Interno sulla base delle 653 sezioni aperte dalle 7 di stamani a Genova per scegliere il nuovo sindaco della città, i nuovi consiglieri comunali, i nuovi presidenti e consiglieri di Municipio. Sarà possibile votare fino alle 23 di stasera e domani dalle 7 alle 15.

L’affluenza in Basilicata

A Matera, per le elezioni Comunali, alle ore 12 è stata registrata un'affluenza del 13,76%, rispetto al 15,54% del 2020, quando si votò sempre su due giorni. La città dei Sassi è l'unico degli otto comuni della Basilicata chiamati alle urne oggi e domani con il sistema del doppio turno, con eventuale ballottaggio l'8 e il 9 giugno. Per il primo aggiornamento sull'affluenza, il dato complessivo della Basilicata è del 12,88% rispetto al precedente negli otto comuni del 14,37%. Per la provincia di Potenza il dato è dell’11,54% rispetto al 12,77%, per quella di Matera del 13,39% rispetto al 14,98%. Il comune con l'affluenza maggiore è Montalbano Jonico (Matera) con il 13,87%.

L’affluenza in Emilia-Romagna

Nel primo giorno delle elezioni comunali a Ravenna, l’affluenza alle 12 è all'11,89%: è in lieve calo rispetto alla precedente votazione (12,87%). Ravenna è l'unico comune emiliano-romagnolo al voto con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Per gli altri comuni, a turno unico, a Bertinoro (Forlì-Cesena) l'affluenza registrata è del 12,97% (contro il 15,23% del voto precedente); a San Prospero (Modena) 18,43% (27,57%), mentre Fontevivo e Varano de' Melegari (Parma) registrano rispettivamente il 18,80% (20,08%) e il 20,11% (17,05%). La media delle cinque elezioni è 12,49% (13,75%).

I dettagli sull’affluenza in Italia alle 12

Alle 12 l’affluenza totale nelle regioni a statuto ordinario era al 13,55% degli aventi diritto, in calo rispetto al 15,54% dell'ultima tornata. È quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo. A Genova, unico capoluogo di regione al voto, i votanti sono stati il 13,37% (alla stessa ora furono il 15,11% l'ultima volta). Matera, con il 13,39%, è in lieve calo rispetto all'ultima volta (14,98%). Giù anche Taranto al 14,24% (era il 16,05) e Ravenna (11,89% contro il 12,87%).

Le elezioni a Desio, Saranno, Opera

Il centrodestra in Lombardia si presenta ovunque con un unico candidato per tutta la coalizione e l'attenzione - soprattutto nei centri più grandi - è legata ai risultati dei singoli partiti, con il duello tra Lega, seconda per percentuali in regione, e Forza Italia, che vorrebbe ottenere la doppia cifra e scavalcare il Carroccio. Per la poltrona di primo cittadino di Desio - che torna alle elezioni dopo che il Comune, amministrato dal centrodestra, era stato commissariato - sono quattro gli sfidanti in corsa: il candidato sostenuto dal Pd e Italia Viva insieme a liste civiche è Carlo Moscatelli, non appoggiato dalla coalizione a supporto di Iaia Piumatti, tra le fondatrici di Sinistra per Desio che è riuscita ad avvicinare con una lista ad hoc anche il M5s. Per il centrodestra il candidato è Andrea Villa. A Saronno, il sindaco uscente Augusto Airoldi è sostenuto dalle liste 'Percorso democratico' e 'Saronno civica'; il centrodestra si affida a Rienzo Azzi mentre Ilaria Pagani è la candidata del Pd. Voto anticipato anche a Opera dopo la caduta della giunta di centrosinistra guidata da Barbara Barbieri: il centrodestra candida Ettore Fusco, il centrosinistra Giuseppe Calcagno.

La situazione a Rozzano e Cernusco sul Naviglio

Attenzione soprattutto a Rozzano, che già domani conoscerà il nome del suo primo cittadino: sono solo due, infatti, i candidati in corsa e quindi si andrà al ballottaggio solo nell'improbabile ipotesi che riceveranno lo stesso identico numero di voti. Dopo la scomparsa a novembre del 2024 del sindaco Gianni Ferretti al secondo mandato, il centrodestra ha deciso di candidare suo figlio Mattia Ferretti che avrà come unico avversario Leo Missi che può contare sull'appoggio di un campo larghissimo che comprende oltre al suo partito, il Pd, anche Avs, M5s, Italia Viva, Psi, Azione, +Europa e una lista civica. Non è così compatto ovunque il centrosinistra: anche a Cernusco sul Naviglio si torna alle urne dopo la scomparsa del sindaco in carica e i dem, insieme ad Avs, corrono a sostegno di Paola Colombo, mentre i 5 Stelle hanno una loro candidata, Valentina Tedesco. Il centrodestra candida Claudio Mereghetti.

Le Comunali in Lombardia

Sono 18 i Comuni lombardi dove oggi e domani si vota per il nuovo sindaco alle Amministrative: quattro di questi superano i 15mila abitanti, ossia Cernusco sul Naviglio e Rozzano nel Milanese, Desio in Brianza e Saronno in provincia di Varese.

L’affluenza alle 12

Alle 12 in Italia ha votato il 13,55% degli aventi diritto, in calo rispetto al 15,54% delle scorse Comunali.

I comuni umbri al voto

Sono tre i comuni umbri al voto, oggi e domani, per eleggere i nuovi sindaci e rinnovare i Consigli: Assisi, Amelia e Monte Santa Maria Tiberina. I cittadini aventi diritto al voto sono quasi 34mila, dei quali 23mila ad Assisi. Occhi puntati in particolare su questa città, dove il voto arriva dopo che l'ex sindaca Stefania Proietti, sostenuta dal centrosinistra, è stata eletta presidente della Regione Umbria, terminando così il mandato in anticipo. Ad Assisi (Perugia) i candidati sono Valter Stoppini (vicesindaco della Proietti) per il campo largo di centrosinistra ed Eolo Cicogna per il centrodestra. Ad Amelia (Terni) Avio Proietti Scorsoni, vicesindaco uscente, candidato civico sostenuto dal centrodestra, sfida Pompeo Petrarca, sostenuto dal centrosinistra. Sono tre i candidati a sindaco nel piccolo comune di Monte Santa Maria Tiberina (Perugia) - poco più di mille abitanti - che si sfidano per sostituire Letizia Michelini (Pd), eletta in Consiglio regionale alle ultime elezioni: sono Giorgia Gorini (Umbria Autonoma), Rinaldo Mancini (Un impegno comune) e Francesco Algeri Rignanese (Uniti per cambiare).

I candidati a Taranto

A Taranto si presenta un quadro politico frammentato, con sei candidati in corsa e spaccature sia nel centrodestra sia nel centrosinistra. Fratelli d'Italia e Forza Italia (oltre a Noi Moderati e Partito Liberale) sostengono Luca Lazzàro, mentre la Lega con la dicitura Prima Taranto appoggia l'avvocato Francesco Tacente, a capo di una coalizione prevalentemente civica in cui l'unico simbolo di partito che compare è l'Udc (tra le sette liste a supporto ce n'è una che comprende Riformisti e Socialisti). Nel centrosinistra, almeno per il momento, è sfumato il campo largo. Il Pd candida Pietro Bitetti supportato, tra gli altri, da Demos, Con e DC; il M5s corre da solo con il proprio simbolo e una civica candidando la giornalista Annagrazia Angolano. In corsa anche Mirko Di Bello, sostenuto da sei liste civiche, e Mario Cito, figlio dell'ex sindaco, con At6-Lega d'Azione Meridionale.

Le Amministrative in Puglia

In Puglia, oggi e domani, le urne sono aperte in dieci comuni pugliesi per il rinnovo delle amministrazioni locali. Tra questi anche Taranto, unico capoluogo pugliese coinvolto, dove si vota per eleggere il nuovo sindaco dopo la fine anticipata dell'amministrazione Melucci. In quattro comuni - Taranto, Massafra, Orta Nova e Triggiano - è previsto un eventuale ballottaggio, l'8 e 9 giugno. A Massafra, in provincia di Taranto, sono tre i candidati sindaco dopo la fine anticipata dell'amministrazione Quarto: Emanuele Fisicaro, esponente del centrodestra, Giuseppe Losavio, civico con forte profilo ambientalista e legato al volontariato; Giancarla Zaccaro, candidata di una coalizione di liste civiche progressiste. Anche Triggiano, nel Barese, torna al voto dopo le vicende giudiziarie che hanno travolto l'ex sindaco Antonio Donatelli. Anche qui la coalizione Pd-M5s si presenta divisa: Giuseppe Toscano è il candidato del Movimento 5 Stelle; Michele Cascarano corre con il Partito democratico; Mauro Battista guida una coalizione civica composta da cinque liste. Il centrodestra ha scelto di non presentare un proprio candidato. Urne aperte anche a San Ferdinando di Puglia (Bat), Carapelle, Castelluccio Dei Sauri e Lesina (Foggia), Corsano e Taviano (Lecce).

I comuni siciliani

Al voto anche nove municipi siciliani che erano stati commissariati: Castiglione di Sicilia, Favignana, Montemaggiore Belsito, Palagonia, Prizzi, Raddusa, Realmonte, Solarino, Tremestieri.

La sfida a Taranto

A Taranto la situazione è confusa da entrambi i lati: Pd e alleati minori cercano la riconquista del Palazzo di Città con Pietro Bitetti, mentre il M5s va da solo con la civica Annagrazia Angolano. Dalla parte opposta la Lega, che senza simbolo è confluita in Prima Taranto, appoggia Francesco Tacente insieme ad alcune civiche; il centrodestra schiera Luca Lazzaro sostenuto da FdI e FI.

La sfida a Matera

A Matera l'unità si registra nel centrodestra, compatto attorno ad Antonio Nicoletti. Il centrosinistra non è riuscito a trovare la quadra: M5s sostiene Domenico Bennardi e il Pd Roberto Cifarelli (ma la lista è civica, non c’è il simbolo dem).

La sfida a Ravenna

A Ravenna il centrosinistra si presenta unito per difendere il "fortino rosso" del capoluogo romagnolo, con un campo largo a sostegno del segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni (sostenuto anche da M5s, Avs, Partito Repubblicano e altre liste). Il centrodestra si presenta diviso con due candidati: Nicola Grandi, sostenuto da FdI e FI, e Alvaro Ancisi (85 anni ad agosto, decano della politica ravennate, presente in consiglio comunale dal 1966), appoggiato dalla Lega.

La sfida a Genova

Una delle sfide principali è Genova. Il centrosinistra, per prendersi la città della Lanterna, ha schierato un formato di campo largo "extralarge" (con Pd, Avs, M5s e Iv) per sostenere la sua candidata Silvia Salis. Tocca invece a Pietro Piciocchi, espressione del centrodestra e attuale vicesindaco, difendere la poltrona di primo cittadino che è stata di Marco Bucci, ora presidente della Regione Liguria.

Come si vota

Sulla scheda delle Comunali è indicato il nome di tutti i candidati sindaco e, a lato, le liste che li sostengono. Si potrà indicare un candidato sindaco e una lista, esprimendo fino a due preferenze di genere diverso. Nei Comuni oltre i 15mila abitanti, a differenza di quelli più piccoli, è previsto il voto disgiunto. Nelle città con meno di 15mila abitanti, chi ha più voti al primo turno è eletto, mentre in quelle al di sopra di questa soglia risulta eletto solo chi otterrà il 50% +1 dei voti. Diversamente, i due candidati più votati andranno al ballottaggio.

Genova, chi sono i sette candidati sindaco

Genova è l'unico capoluogo di regione di questa tornata chiamato a eleggere il nuovo sindaco. In tutto sono sette i candidati, con un totale di 17 liste a supportarli. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla sfida elettorale a Genova

Matera, chi sono i cinque candidati sindaco

Le elezioni a Matera si tengono dopo lo scioglimento dell’amministrazione comunale alla fine del 2024. In tutto sono cinque i candidati sindaco, mentre le liste a sostenerli sono 18. Grande assente dalla corsa è il Partito democratico. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulle Comunali a Matera

Taranto, chi sono i sei candidati sindaco

A Taranto si torna a votare dopo lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, determinato dalle dimissioni contestuali di 17 consiglieri su 32 (a cui se ne sono aggiunti successivamente altri due) con la caduta dell'amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci. In tutto sono sei i candidati sindaco, mentre uno è stato escluso. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla sfida elettorale a Taranto

Ravenna, chi sono i 7 candidati sindaco

La tornata elettorale per Ravenna è stata anticipata rispetto a quella che sarebbe stata la scadenza ordinaria del mandato dell’ultimo primo cittadino eletto, Michele De Pascale, che l’anno scorso è passato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna ed è stato temporaneamente sostituito da Fabio Sbaraglia. Sette i candidati sindaci, 18 le liste ad appoggiarli. Ecco chi si contende lo scranno più alto di Palazzo Merlato

Elezioni comunali 2025, dove e come si vota

Sono 117 i comuni italiani, compresi 4 capoluoghi, chiamati alle urne per una nuova tornata di elezioni amministrative  e quindi per il rinnovo dei vari consigli comunali. Dove si vota e come si vota: ecco tutto quello che c'è da sapere

I capoluoghi di provincia al voto

I capoluoghi di provincia al voto sono:

  1. Genova (l'unico capoluogo di Regione chiamato alle urne);
  2. Taranto;
  3. Ravenna;
  4. Matera.

Come si vota

Le elezioni comunali in Italia si svolgono con modalità differenti a seconda della popolazione del comune.

  1. In quelli con meno di 15 mila abitanti, l'elettore può  votare sia per il candidato sindaco che per la lista di consiglieri a  lui collegata, tracciando un segno sul relativo nome o simbolo. È anche  possibile esprimere una preferenza per un singolo candidato consigliere, scrivendone il cognome. Il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti viene eletto.
  2. Nei comuni con più di 15 mila abitanti, il sistema è più complesso. L'elettore può votare sia per il sindaco che per la lista. Si possono esprimere fino a due preferenze per i consiglieri,  purché siano di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista. Se  nessun candidato sindaco raggiunge la maggioranza assoluta (50% + 1 dei  voti), si procede al ballottaggio tra i due candidati più votati.  In entrambi i casi, è necessario presentarsi al seggio con un documento  d'identità valido e la tessera elettorale

Solamente nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti è consentito il voto disgiunto,  ovvero votare per un sindaco e una lista non collegati. Si può insomma  premiare una singola persona e indicarla come primo cittadino e al tempo  stesso indicare però una forza politica diversa per la composizione del  consiglio comunale in generale.

Le elezioni comunali nelle regioni a Statuto speciale

Nelle regioni a statuto speciale, in Sicilia si vota sempre oggi, 25 maggio, e domani, lunedì 26 maggio, con eventuale turno di ballottaggio domenica 8 e lunedì 9 giugno. Diverse le date in Sardegna, dove il voto è previsto direttamente per domenica 8 e lunedì 9 giugno, con eventuale ballottaggio domenica 22 e lunedì 23 giugno.

Le elezioni comunali nelle regioni a statuto ordinario

Oggi e domani 26 maggio si vota nelle regioni a statuto ordinario per le elezioni amministrative riguardanti l'elezione diretta del sindaco e  il rinnovo dei consigli comunali: i seggi saranno aperti la domenica  dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15. L'eventuale turno di ballottaggio è già fissato per le giornate di domenica 8 e lunedì 9 giugno, quando in tutta Italia si andrà alle urne anche per i Referendum abrogativi.

Aperte le urne in 117 città

Aperte le urne in 117 città per eleggere sindaci e consigli comunali. Si vota oggi dalle 7 alle 23 e domani fino alle 15. Sono attesi circa 2 milioni di elettori.

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