Ddl Concorrenza, via libera dal Cdm. Da servizi pubblici a innovazione: cosa contiene

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Introduzione

Il Consiglio dei Ministri di ieri, mercoledì 4 giugno, tra le varie cose ha approvato la legge annuale sulla Concorrenza 2025. Come ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è “la terza legge annuale del governo Giorgia Meloni, confermando così una buona prassi di ripristinare la cadenza annuale di quella che avrebbe dovuto essere anche negli anni passati la legge annuale”. Il ministro ha precisato che "nei 14 anni precedenti al nostro governo sono state fatte solo 2 leggi annuali”.

Quello che devi sapere

L’iter

Il via libera, si legge nella nota del Mimit, è "frutto di un costante confronto con la Commissione europea sugli obiettivi previsti dal Pnrr e il cui iter parlamentare dovrà necessariamente concludersi entro la fine dell’anno". Il provvedimento, ha puntualizzato Urso, "dovrà essere approvato prima della sessione di bilancio".

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I servizi pubblici locali

Tra le principali novità figurano, spiega il Ministero, nuove disposizioni in materia di servizi pubblici locali, con l'obiettivo di aumentare l'efficienza delle gestioni affidate in-house nei Comuni con oltre 5.000 abitanti. In caso di gestioni inefficienti, i Comuni saranno tenuti ad adottare un atto di indirizzo nei confronti del gestore del servizio, imponendo l'attuazione di misure correttive finalizzate al ripristino e al miglioramento della qualità del servizio, all'efficientamento dei costi e al risanamento di eventuali perdite. In caso di inadempimento di tali obblighi, previste sanzioni sia per l'ente locale che ometta un’adeguata attività di monitoraggio, valutazione e verifica dell’andamento gestionale, sia per il gestore. Per quest'ultimo, le violazioni possono comportare anche la risoluzione del contratto.

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Le sanzioni

L'omessa adozione e pubblicazione o incompletezza, da parte dell'ente locale, della ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali, così come la mancanza di atto di indirizzo, viene punita con sanzioni da 5.000 a 500.000 euro. Nelle relazione illustrativa al ddl viene specificato che l'Anac "ha riscontrato un elevato tasso di inottemperanza all'obbligo di adozione e pubblicazione delle suddette relazioni, pari al 58% dei Comuni a livello nazionale che raggiungono punte del 64% nei Comuni del Sud".

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Il trasporto pubblico

In materia di trasporto pubblico regionale, prosegue il Mimit, il disegno di legge estende per la prima volta a questo ambito non solo tutti gli obblighi di trasparenza e di ricognizione delle modalità di gestione degli affidamenti previsti per i servizi pubblici locali, ma anche le disposizioni applicabili in caso di inefficienza nella gestione dei servizi stessi. Per favorire invece la trasparenza delle eventuali gare, le Regioni avranno l'obbligo di trasmettere all'Osservatorio sul tpl il calendario delle procedure per i contratti in scadenza. L'Authority dei trasporti dovrà infine adottare, entro il 2026, delle linee guida per migliorare la qualità dell'affidamento del servizio.

Le imprese

Il ministro ha quindi precisato che il governo ha anche "puntato su come rendere più efficiente il trasferimento tecnologico alle imprese". In questo caso, ha spiegato, c'è un atto di indirizzo strategico del ministero delle imprese e di quello della università e della ricerca con l'obiettivo di "valorizzare conoscenze e contribuire alla trasformazione tecnologica delle filiere produttive nazionali". In particolare, "per rendere piu efficiente il trasferimento tecnologico abbiamo fatto diventare la fondazione Enea Tech Biomedical la nuova fondazione Tech Biomedical che gestirà il fondo di 250 milioni già assegnato alla fondazione Enea Tech e sinora non utilizzato per finanziare progetti presentati della rete di fondazioni istituite da questo governo. Questo fondo che già esiste e finora non è usato - ha aggiunto - potrà su indirizzo dei due ministeri finanziare progetti delle altre fondazioni istituite a questo scopo e cosi che potranno essere utilizzati a al meglio e nei tempi più brevi possibile". "Ci sono poi altre misure in materia sanitaria e in materia di uffici professionali - ha concluso Urso - tutto sempre a rendere più efficiente l'attività di chi nel nostro Paese produce".

Sanità

Il provvedimento interviene inoltre in materia di accreditamento sanitario, con la previsione di specifici criteri volti a favorire la concorrenza, al fine di agevolare l'attività del tavolo interistituzionale incaricato di definire i requisiti per lo svolgimento delle gare, in vista della scadenza della proroga fissata per dicembre 2026.

Prodotti cosmetici

Infine, il testo introduce nuove fattispecie sanzionatorie per l'uso professionale di prodotti cosmetici non conformi all'etichettatura e che comportino rischi per la salute, nonché per l'impiego in spazi pubblici di esche e topicidi pericolosi per animali domestici e soggetti vulnerabili, come i bambini.

Urso: “Su saldi e ambulanti confronto per soluzioni condivise”

"In entrambi i casi pensiamo che sia utile il confronto parlamentare per giungere a delle soluzioni che siano le più large e condivise”, ha detto Urso rispondendo sul fatto che nella legge annuale sulla Concorrenza non ci siano le norme sui saldi e vendite promozionali richieste dall'Ue e quelle sulle concessioni agli ambulanti. Nel caso degli ambulanti, ha spiegato, "vi era stato già un provvedimento approvato dal Parlamento e proprio per questo ci sembra più corretto rivolgerci al Parlamento per realizzare in una sede parlamentare un eventuale provvedimento che possa superare il vaglio della Commissione Ue. Questo vale anche nel caso della segnalazione, su cui ci sono diverse valutazioni da parte degli esercenti e di coloro che operano nella grande distribuzione, pensiamo che si possa fare dopo il confronto parlamentare”.

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