Queen Kelly è il film di preapertura della Mostra del Cinema di Venezia 2025

Cinema

Il capolavoro incompiuto di Erich von Stroheim e Gloria Swanson, “Queen Kelly”, torna a brillare alla Mostra del Cinema di Venezia nella serata di preapertura del 26 agosto con una nuova versione restaurata da Dennis Doros e Milestone Films, accompagnata da una colonna sonora originale eseguita dal vivo.

Queen Kelly, il ritorno di un mito a Venezia

Queen Kelly (1929), il leggendario capolavoro incompiuto di Erich von Stroheim, torna a brillare sul grande schermo. Sarà il film della serata di preapertura dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, martedì 26 agosto, alla Sala Darsena del Lido.

Interpretato e prodotto da Gloria Swanson, la diva più magnetica della sua epoca, Queen Kelly verrà presentato in prima mondiale in una nuova versione restaurata grazie al lavoro di Dennis Doros e Milestone Films, con materiali ritrovati, tecniche digitali avanzate e il supporto di archivi prestigiosi come il George Eastman Museum, Library of Congress e Paramount Pictures.

La musica dal vivo incontra il muto

L’esperienza sarà completa grazie alla nuova colonna sonora originale di Eli Denson, eseguita dal vivo dal Syntax Ensemble, che accompagnerà la proiezione. Tra clarinetti, arpa, percussioni e violoncelli, diretti da Pasquale Corrado, il film ritroverà la sua voce, regalando al pubblico un’esperienza sensoriale che riporta in vita le ombre immortali di Stroheim.

Un sogno spezzato a metà

Queen Kelly doveva essere una collaborazione rivoluzionaria: Gloria Swanson e Joseph P. Kennedy chiamano Stroheim per un film indipendente destinato a cambiare Hollywood. Ma il sogno si spezza a metà, quando Swanson decide di interrompere le riprese dopo le “scandalose” sequenze africane, lasciando il film incompiuto come accadde al mitico “Rapacità” di Stroheim.

Girato seguendo l’ordine cronologico delle vicende narrate, Queen Kelly racconta di Kelly, giovane orfanella che ruba il cuore di un principe dissoluto, viene cacciata a frustate dalla regina gelosa e finisce in un bordello in Africa orientale tedesca, tra inganni, eredità e disillusione. Una storia di desiderio e caduta che, anche nel suo non-finito, è diventata leggenda.

Dennis Doros e la rinascita di un capolavoro

Nel 1985, Dennis Doros realizzò una prima ricostruzione di Queen Kelly. Quarant’anni dopo, grazie all’accesso ai nitrati originali e alle nuove tecniche di restauro digitale, Doros presenta una versione inedita che ricostruisce il film sulla base delle sceneggiature originali di Stroheim e con nuove didascalie, nella speranza di restituire al pubblico “ciò che Queen Kelly avrebbe potuto essere”.

Un lavoro meticoloso che incarna lo spirito della Milestone Films: recuperare e restituire vita a capolavori dimenticati, come sottolineato da Martin Scorsese: “Loro amano e si prendono cura dei film”.

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Stroheim, l’uomo che amerete odiare

Nato a Vienna nel 1885, Erich von Stroheim ha incarnato come pochi l’audacia e il perfezionismo del cinema delle origini. Autore di film leggendari come “Rapacità”, “Mariti ciechi” e “La vedova allegra”, la sua ossessione per il dettaglio e la verità scomoda ha spesso cozzato con gli Studios, che lo consideravano ingestibile. Ma Stroheim non si è mai arreso alle convenzioni: “Non mi sono mai tolto il cappello davanti alle mode, ho sempre detto la verità come la vedevo”, dichiarava con orgoglio.

Attore magnetico in film come “La grande illusione” di Renoir e “Viale del tramonto” di Billy Wilder, Stroheim ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema, anche quando Hollywood lo ha confinato nell’ombra.

Una serata per sognare

Il 26 agosto, a Venezia, Queen Kelly non sarà più solo un film incompiuto: sarà un rito collettivo di riscoperta, un omaggio alla settima arte che rinasce, tra musica dal vivo e ombre di celluloide. Un appuntamento imperdibile per chi ama la storia del cinema e per chi vuole sentirne ancora il battito.

Approfondimento

Emanuela Fanelli conduttrice della Mostra del Cinema di Venezia 2025

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