Concerto Radio Italia Live, le pagelle ai cantanti che si sono esibiti al Duomo di Milano

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Foto Radio Italia - Credit Francesco Prandoni

Introduzione

Un appuntamento tradizionale dell'estate italiana in uno degli scenari più suggestivi e ambiti d'Italia e non solo. Alcuni degli artisti più amati raccontano la loro musica all'ombra della Madonnina. Lucio Corsi il primo a salire sul palco, Pinguini Tattici Nucleari, Alfa e Olly devastanti. Giorgia, la signora. Intensi Elodie e Achille Lauro. Le nostre opinioni e i voti

Quello che devi sapere

LUCIO CORSI - VOTO 8

"Nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi"...sarà anche una gran bella verità ma Lucio quello che farà da grande lo sa già oggi che è un giovane uomo. Questo 2025 gli ha cambiato la vita, da artista iconico è diventato una icona d'artista. Ha aperto il concertone senza alcun tentennamento. Sa come diffondere emozioni, forse non sarà mai un vero duro ma per lui non esistono "situazioni complicate"

FEDEZ - VOTO 6/7

Serissimo e concentratissimo. La sua visione della guerra dei mondi non libera l'emozione nonostante tanti tra il pubblico cantino con lui. Ed è un peccato perché pochi sanno raccontare questa epoca come riesce lui. Su Scelte Stupide al suo fianco appare Clara e insieme colorano e accendono la piazza

MARCO MASINI - VOTO 7

È il papà di tanti artisti che si sono succeduti alla festa di Radio Italia, eppure quando parte con 'T'innamorerai' sembra un debuttante. In tanti dovrebbero ispirarsi alla sua energia e avrebbero un pubblico innamorato. Quando arriva Fedez per condividere 'Bella Stronza' è fantastico (ovviamente è la versione sanremese con le barre inedite di Federico).

BRUNORI SAS - VOTO 7+

Che bello il suo sorriso di stupore. In un mondo di persone uggiose ci racconta "come serve la felicità". Dario si regala anche un' intrigante intro con la chitarra non usuale su un palco come questo. Il suo tempo lo ha affrontato con l'energia di un vero concerto. E quando è stato il momento di Per Due Come Noi e si è messo al piano sono scesi tanti lucciconi

PINGUINI TATTICI NUCLEARI - VOTO 8

Perfetto l'incipit con Rubami la Notte, uno dei loro brani più amati. Li conosco bene e da assai prima che prima che prendessero la domiciliazione negli stadi e devo ammettere che nei pochi minuti trascorsi sul palco di Radio Italia hanno dimostrato una coralità nuova, fresca, contagiosa. Sanno trasformare, col loro calore, l'Islanda in una terra tropicale. Salgariani

OLLY - VOTO 8+

Il narratore di una generazione. Federico è Devastante e poi sa fare poesia con degli Scarabocchi: si potrebbe fare un trattato fenomenologico sui suoi testi e i suoi messaggi solo interpretando i titoli delle canzoni. Il bagno tra la folla passerà agli annali come uno dei momenti più potenti di questa edizione perché è stato di condivisione. Depresso Fortunato, il suo utimo singolo che ha solo accennato a cappella, è quanto di più vicino al mondo di Gaber, Jannacci e Cochi e Renato, per citare qualche nome, inventato negli ultimi anni: ironia, disincanto e sogni in una canzone. E poi, come me, è un cuore blucerchiato

GIORGIA - VOTO 10

Non ha bisogno di presentazioni, potrei lasciare questo spazio bianco e lei lo riempirebbe...come saprei. Poi ci aggiungiamo Credo e La Cura per Me ed è illuminante perché grazie a lei in qualunque stanza buia la vita ci voglia nascondere non saremo mai soli

FABRI FIBRA - VOTO 6/7

Il maestro mi è parso un po' spento, un po' affaticato, posturalmente un po' vaschiano. Ciò non toglie che il suo ritratto di un paese delle mezze verità trasmette sempre inquietudine per quanto è vera e veritiera. Come, per altro, la maggior parte degli altri suoi testi. L'apparizione di Tredici Pietro per fare Che Gusto C'è è stata una scossa elettrica collettiva per Piazza Duomo

IRAMA - VOTO 6+

Non si sottrae al bagno di folla per la gioia di un pubblico femminile che di quella canotta bianca avrebbe fatto una bandiera da sventolare trionfalisticamente. Chiede alla piazza di accendere le torce e inventa una bella stellata artificiale. Può essere più trainante

ALFA - VOTO 8

Non guardare mai indietro è quello che Andrea ha fatto fin da quando ha avviato il suo percorso artistico. È stata la sua prima volta su questo palco e lo ha affrontato come fosse un habitué. Ha il grande coraggio di non avere paura di nulla

ACHILLE LAURO - VOTO 7/8

Appare sul palco avvolto da un misticismo raro, per un attimo cala il silenzio, quel silenzio bello che è pieno di parole. E questa sospensione è una delle sfumature di quell'Amore Disperato che resterà tra le canzoni più uniche del 2025. Che gran pezzo che è anche Amor, chiuso con un inchino al pubblico da cavaliere cortese, una delicatezza stilnovistica. La sanremese Incoscienti Giovani è tra le canzoni più ascoltate, per la sua profondità, della serata

ELODIE - VOTO 8

Ribadisco, a distanza di mesi, che 'Dimenticarsi alle 7', il brano che Elodie ha portato a Sanremo, aveva un valore speciale perché ce lo ha presentato quasi indie, senza troppe architetture musicali. So che a San Siro tornerà a essere la nostra Popstar, ma a me in versione "blue note" piace: il "Mi Ami Mi Odi" fatto in Piazza Duomo ha un profumo intimo e seducente. Microfono da lei medesima trascinato sul fronte del palco per la finale. Due: intraprendente e sublime

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