
Addio a Ernesto Pellegrini, presidente dell'Inter dello scudetto "dei record". FOTOSTORY
Alla guida del club nerazzurro dal 1984 al 1995, Pellegrini è morto all'età di 84 anni nel giorno della finale di Champions League tra Inter e Psg. Ha segnato parte della storia del club milanese, conquistando trofei in Italia ma anche in Europa. E' stato a capo della società "con saggezza, onore e determinazione, lasciando un'impronta indelebile", ha scritto l'Inter per ricordarlo

SAGGEZZA, ONORE E DETERMINAZIONE
- "Ci ha lasciato il Presidente Ernesto Pellegrini. Per undici anni ha guidato l'Inter con saggezza, onore e determinazione, lasciando una impronta indelebile nella storia del nostro Club". Con queste parole il club nerazzurro ha comunicato l'addio al suo 17esimo presidente, in carica dal 1984 al 1995

L'INTER DEI TEDESCHI
- Rumenigge (in foto), Matthaus, Klinsmann e Brehme. Sono i giocatori tedeschi che hanno contraddistinto il periodo di Pellegrini in qualità di presidente dell'Inter. Con loro i nerazzurri riescono a trionfare sia in Italia e sia in Europa

NELLA STORIA DEL CLUB
- Proprio nel 1984 Pellegrini brinda all'acquisto di Rumenigge insieme a Sandro Mazzola, un altro pezzo di storia del club nerazzurro. L'ex presidente, nel 2020 è stato inserito dall'Inter nella Hall of Fame del Club

IL SOGNO DA BAMBINO
- L'Inter, ricordando Pellegrini, racconta proprio che "nel 1984, quando ne ebbe l'opportunità, realizzò il sogno che cullava da quando era bambino". Infatti rilevò la società da Fraizzoli, con una stretta di mano, diventando il 17esimo presidente della storia nerazzurra, per 11 anni, fino al 1995 quando passò poi il testimone a Massimo Moratti

LO SCUDETTO DEI RECORD E NON SOLO
- Il bilancio di Pellegrini all'Inter è stato importante. Spicca, tra tutti, lo scudetto dei record del 1989, oltre alla Supercoppa Italiana e alle due Coppe Uefa (1991 e 1994). La sua Inter, come detto, è stata quella dei tedeschi ma anche quella di Trapattoni con Zenga-Bergomi-Ferri-Berti. Nell'estate del 1991 fu Corrado Orrico (in foto) ad esser scelto da Pellegrini per sostituire proprio il Trap

UN TRIONFO DOPO 26 ANNI
- Come detto, tra le vittorie dell'Inter di Pellegrini c'è anche quella ottenuta nella Coppa Uefa del 1991, proprio grazie all'apporto di giocatori come Brehme e Klinsmann. Il successo arrivò dopo ventisei anni senza vittorie in Europa, battendo in finale la Roma

BERGOMI E PELLEGRINI
- Tra i calciatori che maggiormente hanno segnato quel periodo c'è, tra gli altri, anche Bergomi (in foto). La stagione 1988-1989, come accennato, è passata alla storia come "lo scudetto dei record" per i 58 punti guadagnati dall'Inter in 34 partite (allora la vittoria valeva solo 2 punti)

IL RUOLO DA IMPRENDITORE
- Oltre che presidente dell'Inter, Pellegrini è stato anche un lungimirante imprenditore. Intuendo che, in anni di boom economico e di forte evoluzione delle abitudini alimentari degli italiani, la ristorazione sul posto di lavoro avrebbe conosciuto una fase di grande sviluppo, nel 1965 fonda l'Organizzazione Mense Pellegrini che, oltre alla ristorazione collettiva, si occupa poi di numerosi altri aspetti