Il ministro della Giusitiza potrebbe comparire di fronte ai giudici del Tribunale dei ministri per riferire in merito alla vicenda del generale libico arrestato in Italia e poi rilasciato e rimpatriato con un volo di Stato
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio potrebbe essere chiamato a deporre sul caso Almasri. Il governo sta valutando se farlo comparire di fronte ai giudici del Tribunale dei ministri in merito alla vicenda del generale libico che alcuni mesi fa è stato prima arrestato, poi rilasciato e rimpatriato dalle autorità italiane. È quanto si apprende da fonti informate, secondo cui Palazzo Chigi sarebbe favorevole in merito all'opportunità del Guardasigilli di andare a rendere interrogatorio. Anche se al riguardo nessuna conferma viene data dalla presidenza del Consiglio.
Il caso
Intanto proseguono le indagini sul caso e nei giorni scorsi è stato anche ascoltato l'allora capo del Dipartimento per gli Affari di Giustizia (Dag), Luigi Birritteri, il quale avrebbe fornito la documentazione richiesta assumendo una dura posizione nei confronti del capo di gabinetto del ministero. Nijeem Osama Almasri, generale libico, tra le altre cose gestisce la prigione di Mittiga, che ospita centinaia di criminali e terroristi. Il 18 gennaio, durante un viaggio dell'uomo in Europa, la Corte penale internazionale spiccò un mandato d'arresto sul generale per crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella prigione di Mittiga, vicino a Tripoli, dal febbraio 2011. In quel carcere sotto il suo comando, secondo i documenti dell'Aia, sarebbero state uccise 34 persone e un bimbo violentato. Giunto in Italia il giorno successivo, Almasri venne fermato ma poi rilasciato due giorni dopo su disposizione della Corte d'Appello a causa di un errore procedurale.

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Coinvolgimento del ministro Nordio
Il caso ha portato anche all'apertura di un’indagine nei confronti della premier Meloni e dei ministri Piantedosi e Nordio. Le opposizioni, a quel punto, l'11 febbraio hanno annunciato una mozione di sfiducia nei contronti del ministro della Giustizia "in merito alla gravissima vicenda della liberazione e del rimpatrio con volo di Stato del torturatore libico Almasri”. Il 26 marzo la mozione è stata respinta con 215 voti contrari e 119 voti a favore.
