Il frontman dei Black Sabbath ha collaborato con l’azienda di bevande Liquid Death per produrre un’edizione limitata di 10 lattine che contengono il suo genoma, ciascuna al prezzo di 450 dollari
Ozzy Osbourne ha messo in vendita il suo DNA. Il frontman dei Black Sabbath ha collaborato con l’azienda di bevande Liquid Death per produrre un’edizione limitata di 10 lattine che contengono il suo genoma. Osbourne avrebbe infatti bevuto 10 lattine di tè freddo, ognuna delle quali è stata sigillata in un “contenitore di qualità da laboratorio” poi firmato personalmente dal “Principe delle Tenebre” e ora venduto al prezzo di 450 dollari. “Una volta che la tecnologia e le leggi federali lo permetteranno, i fan potranno usare questo DNA per provare a clonare Ozzy in futuro e continuare a goderselo per centinaia di anni”, recita il video promozionale condiviso in rete. Osbourne ha aggiunto: “Clonatemi, s*****i!”.
UN DNA SPECIALE
Nel 2010, la rivista di divulgazione scientifica Scientific American aveva riferito che il genoma di Ozzy Osbourne era stato sequenziato dai ricercatori statunitensi perché “Ozzy riporta centinaia di migliaia di varianti che non sono mai state viste dagli scienziati”, come aveva spiegato Nathaniel Pearson della società di ricerca Knome. Le anomalie principali riguardavano le modalità con le quali “il cervello elabora la dopamina”. Osbourne avrebbe maggiori probabilità rispetto alla media di avere allucinazioni durante l’uso di marijuana, ma allo stesso tempo anche di aumentare il rischio di dipendenza da cocaina e alcol. La ricerca aveva poi paragonato geneticamente il musicista a un uomo di Neanderthal. “Fino a oggi si pensava che i Neanderthal non avessero avuto discendenti, ma ora si scopre che gli asiatici e gli europei hanno alcune prove in merito”, aveva aggiunto Pearson. “Abbiamo trovato un piccolo segmento del cromosoma 10 di Ozzy che somiglia molto alle tracce di un antenato di Neanderthal”.

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I MOMENTI FOLLI DI OZZY OSBOURNE
Nel corso della storia della musica rock, Ozzy Osbourne ha vissuto momenti folli. Nel 1968, per conquistare il pubblico, aveva deciso di ricoprirsi completamente di vernice viola, che però aveva poi scoperto essere indelebile. In seguito, aveva impiegato un giorno intero per ripulirsi. Nei primi anni Ottanta, durante il tour Diary of a Madman, aveva invece preso l’abitudine di scagliare pezzi di carne verso il pubblico. Un bambino aveva allora voluto restituirgli il gesto, e si era presentato al concerto con la testa di un bue. Anche in famiglia gli episodi bizzarri non sono mancati: la prima moglie di Osbourne, Thelma, aveva inavvertitamente offerto a un parroco in visita un pezzo di torta che conteneva un impasto ricco di hashish afghano. Dopo essere svenuto, il prete era rimasto stordito per tre giorni. Ancora, una notte a Memphis, mentre era ubriaco e cercava un posto per urinare, Osbourne aveva eletto a toilette un’auto della polizia. Gli agenti l’avevano quindi arrestato per il resto della serata. Nel 1982, infine, l’artista si trovava in tour a Des Moines, nello Iowa. Un giovane del posto, Mark Neal, che all’epoca aveva 17 anni, aveva portato con sé la carcassa di un pipistrello, che aveva nascosto nella giacca e aveva poi lanciato sul palco al Principe delle Tenebre. Osbourne l’aveva raccolto e gli aveva staccato la testa con un morso, convinto che si trattasse di un giocattolo di gomma. “L’ho messo in bocca e ha cominciato a sbattere le ali”, aveva raccontato. Aveva poi raggiunto l’ospedale per il dovuto trattamento antirabbico.
