Guerra Ucraina, Trump: "Ho parlato con Putin, ma non ci sarà pace immediata"

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Il presidente americano ha sentito al telefono l'omologo russo. Il Papa a Putin: "Faccia gesto di pace". Zelensky ha annunciato che Kiev e Mosca sono pronte a scambiare 500 prigionieri di guerra per parte questo fine settimana. I servizi segreti ucraini hanno colpito per la terza volta il ponte di Crimea, l'opera voluta da Putin che collega la penisola alla Russia. Durante l'operazione gli agenti di Kiev hanno minato i piloni del ponte con oltre 1.100 kg di esplosivi sottomarini

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In due telefonate, a Trump e a papa Leone, Putin ha chiarito che in Ucraina non ci potrà essere una 'pace immediata', con la tregua che si allontana. Il presidente russo vuole 'rispondere all'attacco ucraino agli aeroporti'. Uno stop preceduto da altri segnali negativi da Mosca contro i Paesi occidentali: 'Sono coinvolti negli attacchi contro di noi'. E le ragioni russe sono state rivendicate anche nell'altro colloquio con Leone XIV: non era mai accaduto dall'inizio del conflitto che il leader russo sentisse il papa: con Bergoglio non aveva mai parlato. Prevost, da parte sua, ha fatto un appello 'affinché la Russia faccia un gesto che favorisca la pace'. Ma il clima resta teso. Putin aveva già respinto la proposta di incontrare Zelensky: 'Kiev sta diventando una organizzazione terroristica'. Anche il numero uno ucraino aveva chiuso ai negoziati: 'Servono a Putin solo per continuare la guerra'. Intanto, gli Usa avvertono la Nato: 'Sia pronta, Putin prepara le prossime mosse. Il 5% del Pil è un must'.

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Ucraina, cosa si sa sull’attacco senza precedenti degli 007 di Kiev alle basi aeree russe

I colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina in programma per oggi, 2 giugno, a Istanbul, partono in salita. Mosca non nasconde la sua ira per gli attacchi sferrati ieri da centinaia di droni delle forze di Kiev sul suo territorio, che hanno colpito decine e decine di bombardieri strategici russi, come confermato dallo stesso Ministero della Difesa russo. I responsabili di questi “attacchi terroristici”, ha fatto sapere il Cremlino, sarebbero già stati arrestati, versione smentita da Kiev. Insomma: il clima in Turchia in vista del vertice che dovrebbe portare a una distensione è più teso che mai. L'ATTACCO

Il capo dell’esercito tedesco: “Nel 2029 Putin potrà attaccare la Nato”

I servizi segreti dei Paesi occidentali pensano che tra quattro anni Mosca sarà in grado di portare un attacco contro i Paesi Nato: a dirlo è stato l’ispettore generale della Bundeswehr Carsten Breuer, la più alta carica militare della Germania, in un'intervista al settimanale Der Spiegel. Secondo Breuer infatti “l’analisi unanime dei servizi segreti occidentali, basata principalmente sull'osservazione della produzione di armi ma anche sulla crescita del personale in Russia, è che nel 2029 Putin sarà in grado" di attaccare la Nato. LO SCENARIO

Usa, i soldati russi morti in Ucraina saranno 1 milione

L'esercito russo probabilmente supererà il milione di vittime nella sua guerra contro l'Ucraina quest'estate. Lo ha stabilito un rapporto pubblicato oggi del Center for Strategic and International Studies, uno dei più importanti think tank al mondo che ha sede a Washington. Si tratta di un numero di morti cinque volte superiore a quello di tutte le guerre sovietiche e russe a partire dalla seconda guerra mondiale.

Zelensky: 'Non ci si mostri deboli verso Putin'

"Se il mondo reagisce debolmente alle minacce di Putin, lui lo interpreta come una disponibilità a chiudere un occhio sulle sue azioni. Quando non percepisce forza e pressione, ma piuttosto debolezza commette sempre nuovi crimini. Interpreta questo atteggiamento come un permesso tacito: un permesso per nuove atrocità, nuovi attacchi, nuove uccisioni". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in quello che assume i contorni di un appello alla comunità internazionale a non mostrarsi debole verso Putin. "Ecco perché noi in Ucraina siamo così grati a tutti coloro che nel mondo stanno cercando di fermare questa guerra". 

Guerra, Russia-Ucraina ancora distanti dalla pace: cosa è emerso dai colloqui di Istanbul

Pochi passi in avanti, come da previsioni, sembrano essere stati fatti nell’incontro tra la delegazione ucraina e quella russa che si è tenuto ieri, 2 giugno, a Istanbul, per provare a gettare le basi per la risoluzione di un conflitto che dura ormai da oltre tre anni. L'APPROFONDIMENTO

Zelensky: "Ogni nuovo attacco russo è un dito medio al mondo intero"

"Ogni nuovo attacco, ogni nuovo rinvio della diplomazia è un dito medio che la Russia mostra al mondo intero". Con queste parole, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un duro monito alla comunità internazionale nel Giorno della memoria dei bambini uccisi dall’aggressione russa. "Se i forti non fermano Putin, significa che condividono con lui la responsabilità. E se vogliono ma non possono fermarlo, allora Putin non li considererà più forti", ha avvertito.

Zelensky ha denunciato il ritmo crescente degli attacchi russi: "Dall’inizio dell’anno, la Russia ha colpito l’Ucraina con quasi 27.700 bombe aeree, oltre 11.200 droni Shahed, quasi 9.000 droni d’attacco di altri tipi e più di 700 missili, anche balistici. Questo in meno di sei mesi". Secondo il presidente, Mosca ha "riorganizzato il proprio assetto statale, sociale ed economico per uccidere in massa e senza punizione". E le trattative diplomatiche non hanno prodotto risultati: "Molti hanno parlato con la Russia a diversi livelli. Ma nessun colloquio ha portato né a una pace duratura né alla fine della guerra".

Per Zelensky, la mancanza di una reazione forte da parte dell’Occidente incoraggia il Cremlino a continuare. "Quando non sente forza e pressione, ma debolezza, commette sempre nuovi crimini. Interpreta questo atteggiamento come un tacito permesso – un permesso per nuove atrocità, nuovi colpi, nuovi omicidi". Da qui il ringraziamento "a chi cerca di fermare la guerra e i colpi russi, a chi dice all’assassino che sarà punito". E la conclusione: "È la Russia che deve cercare la pace. A Mosca devono capire che la guerra ha un costo – e il costo più alto lo deve pagare l’aggressore".

Zelensky: "Russia deve sentire che guerra è peggio della pace"

"La Russia deve davvero sentire che la guerra è peggio della pace". Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilanciato l’urgenza di nuove sanzioni contro Mosca, in particolare contro il commercio di petrolio, e ha ribadito la necessità di un sostegno militare continuo a Kiev. "Solo così possiamo garantire la sicurezza a lungo termine: la nostra, quella europea e quella di tutti coloro che non vogliono che l’aggressione russa venga premiata o si estenda".

Zelensky ha parlato  dopo aver avuto colloqui telefonici con il presidente finlandese Alexander Stubb e il cancelliere tedesco Friedrich Merz. "Abbiamo discusso degli ultimi sviluppi in Turchia, della cooperazione con gli Stati Uniti e del futuro europeo dell’Ucraina. Sono grato per il loro sostegno", ha dichiarato. 

Nella stessa giornata si è tenuto anche un nuovo incontro nel formato "Ramstein", il coordinamento internazionale per il supporto militare all’Ucraina. "Stiamo preparando decisioni per rafforzare la produzione congiunta di difesa con i partner", ha aggiunto Zelensky.

Haley: "Assurdo permettere a Putin di negoziare con l'Iran"

L'ex ambasciatrice alle Nazioni Unite ed ex candidata alle primarie repubblicane Nikki Haley ha duramente criticato Donald Trump per aver suggerito che la Russia possa svolgere un ruolo di mediazione nei negoziati sul nucleare con l'Iran. "La Russia ha ricevuto droni e missili balistici dall'Iran da utilizzare nella guerra contro l'Ucraina", ha scritto Haley in un post su X. "Iran e Russia sono partner. E' assurdo permettere a Putin di essere il capo negoziatore tra Stati Uniti e Iran in cambio dell'aiuto degli Stati Uniti alla Russia con l'Ucraina", ha insistito definendo la mossa di Trump "uno schiaffo indiretto a tutti i nostri alleati". 

Papa a Putin: "Russia faccia gesto che favorisca pace" (2)

"Si è parlato della situazione umanitaria, della necessità di favorire gli aiuti dove necessario, degli sforzi continui per lo scambio dei prigionieri e del valore del lavoro che in questo senso svolge il Cardinale Zuppi", spiega ancora il portavoce vaticano. "Papa Leone ha fatto riferimento al Patriarca Kirill, ringraziando per gli auguri ricevuti all'inizio del suo pontificato e ha sottolineato come i comuni valori cristiani possano essere una luce che aiuti a cercare la pace, difendere la vita e cercare un'autentica libertà religiosa", aggiunge. 

Papa a Putin: "Russia faccia gesto che favorisca pace"

"Confermo che nel pomeriggio di oggi c'è stata una conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e il Presidente Putin", comunica il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. Nel corso della telefonata, oltre alle questioni di mutuo interesse è stata prestata particolare attenzione alla situazione in Ucraina e alla pace. Il Papa ha fatto un appello affinché la Russia faccia un gesto che favorisca la pace, ha sottolineato l'importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto. 

Cremlino: "Trump ha detto che non sapeva di attacchi Kiev"

Il presidente americano Donald Trump ha assicurato a quello russo Vladimir Putin che non era stato informato dei piani di Kiev di attaccare domenica le basi aeree russe dove sono di stanza bombardieri strategici che fanno parte del sistema di deterrenza nucleare di Mosca. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato da Ria Novosti. 

Cremlino: "Trump non avvertito prima di raid Kiev su basi russe"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha assicurato Vladimir Putin di non essere stato informato in anticipo dei recenti attacchi con droni lanciati dall’Ucraina contro aeroporti militari russi. Lo ha riferito il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov, dopo un colloquio telefonico tra i due leader. "È stato affrontato anche il tema degli attacchi contro gli aeroporti militari - ha spiegato Ushakov ai giornalisti - Donald Trump ha sottolineato che la parte americana non era stata avvertita in anticipo di queste operazioni". 

Cremlino. "Putin grato a Papa per disponibilità a risolvere crisi"

Nella prima telefonata con Papa Leone XIV, il presidente russo Vladimir Putin ha "espresso gratitudine al pontefice per la sua disponibilità ad aiutare a risolvere la crisi ucraina, in particolare per la partecipazione del Vaticano, su base depoliticizzata, alla risoluzione di urgenti questioni umanitarie". Lo ha reso noto l'ufficio stampa del Cremlino, citato da Interfax. Inoltre, "è stato sottolineato che la parte russa sta adottando tutte le misure possibili per riunire i bambini ai loro parenti". 

Live In, Crosetto: Putin e Netanyahu possono fermare guerre

Al Teatro Dal Verme, con il patrocinio del Comune di Milano, Sky organizza Live In Milano 2025, l’evento che dà spazio all’attualità, alle sfide globali e al racconto del mondo che cambia. Insieme a ospiti nazionali e internazionali verranno analizzati i grandi temi del presente per immaginare strategie e soluzioni per il futuro. La giornata si apre con l’incontro tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis.

Putin al Papa: "Favorevole a soluzione diplomatica"

Nel colloquio con Papa Leone XIV, il presidente russo Vladimir Putin "ha confermato il suo interesse a raggiungere la pace in Ucraina attraverso mezzi politici e diplomatici e ha sottolineato che per una risoluzione definitiva, equa e globale della crisi, è necessario eliminarne le cause profonde". Lo fa sapere il Cremlino, sottolineando che  "la conversazione è stata costruttiva, entrambe le parti hanno espresso l'intenzione di proseguire i contatti". 

Umerov annuncia 'Iniziativa Ramstein' per investimenti industriali

È l'"Iniziativa Ramstein per gli investimenti nelle industrie" (nome provvisorio) il risultato più importante a uscire dalla ventottesima riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina, anche nota come Formato Ramstein, svoltasi oggi al quartier generale della Nato a Bruxelles. Lo annuncia il ministro ucranio della difesa Rustem Umerov in conferenza stampa, spiegando che si tratta di un meccanismo da sviluppare nell'ambito del Gruppo per cui le industrie ucraine e dei Paesi alleati si possono aprire a vicenda per investire e ricevere investimenti in modo da trasferire e moltiplicare le capacità di sviluppo bellico.

La soluzione è "vantaggiosa per tutti: le aziende ucraine potranno investire in Europa, e le aziende europee o euro-atlantiche potranno costruire impianti in Ucraina. Le imprese ucraine, ovviamente, otterranno accesso a finanziamenti, tecnologie avanzate, nuovi siti produttivi e partnership strategiche con attori globali di primo piano", spiega il ministro ucraino, puntualizzando che le esigenze militari dell’Ucraina rimangono la priorità assoluta. L'accordo prevede che i Paesi alleati possano finanziare anche interamente la produzione di questi impianti, ma che i prodotti realizzati su licenza ucraina all’estero siano destinati all’Ucraina fino al termine della guerra.

Trump: "Teheran temporeggia, Putin potrebbe unirsi a colloqui"

Anche l'Iran al centro del colloquio tra Donald Trump e Vladimir Putin. "Abbiamo parlato anche dell'Iran e del fatto che il tempo stringe per la decisione iraniana in merito alle armi nucleari, che deve essere presa rapidamente", si legge nel post su Truth del tycoon che dà notizia del colloquio con il leader russo al quale afferma di aver ribadito che "l'Iran non può avere l'atomica". "E - aggiunge il presidente degli Stati Uniti - su questo credo siamo d'accordo. Il Presidente Putin ha proposto di partecipare ai colloqui con l'Iran e che potrebbe, forse, essere d'aiuto per giungere a una rapida conclusione". "A mio avviso - conclude - l'Iran prende tempo sulla sua decisione su questa questione così importante e avremmo bisogno di una risposta definitiva in tempi strettissimi".

Cremlino, Putin ha parlato al telefono con Papa Leone XIV

Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con papa Leone XIV. Lo rende noto il Cremlino citato da Interfax.

Putin apprezza la disponibilità del Papa su crisi ucraina

Vladimir Putin ha espresso apprezzamento in una telefonata con il Papa per la sua disponibilità ad aiutare a risolvere la crisi ucraina. Lo riferisce il Cremlino citato da Interfax. 

Trump: "Putin vuole rispondere agli attacchi agli aeroporti"

"Il presidente Putin ha affermato, con molta fermezza, che dovrà rispondere al recente attacco agli aeroporti": lo scrive Donald Trump su Truth. 

Trump: "Telefonata con Putin positiva ma no pace ora"

Il presidente americano Donald Trump ha sentito oggi al telefono l'omologo russo Vladimir Putin. A riferirlo è stato lo stesso Trump su Truth. "E' stata una conversazione positiva, ma non tale da portare a una pace immediata", ha spiegato. 

Germania: "Decisione su sanzioni Russia tra pochi giorni"

Sulla possibilità di imporre nuove sanzioni nei confronti della Russia, "abbiamo parlato di questo tema diverse volte, e credo che sia solo una questione di pochi giorni per sapere se ci saranno ulteriori sanzioni piu' severe o meno". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, in conferenza stampa al termine della riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina. "Non dipende da me. E' una decisione dell'intero governo tedesco. Ma ovviamente siamo in stretto contatto con l'Unione europea, con i nostri partner e con il Regno Unito per discuterne, ma al momento non ho una risposta concreta da dare", ha aggiunto.

Tajani: "Non ottimista su tregua a breve, con Mosca partita a scacchi"

Intervenendo all’evento "L’Italia si trasforma – Una sfida Capitale", organizzato a Villa Miani dal Messaggero, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso forte scetticismo sulla possibilità di una tregua a breve termine tra Russia e Ucraina. "Non sono un granché ottimista sulla possibilità di arrivare a un cessate il fuoco in tempi brevi", ha dichiarato, denunciando il livello di militarizzazione della Russia.

Tajani ha spiegato che Mosca dispone di un milione di soldati in armi, lautamente retribuiti, e ha riconvertito buona parte della propria industria al settore della Difesa. "Fare marcia indietro per Putin non è facile, per questo continuerà a insistere perché il suo interesse è quello di continuare a fare la guerra", ha aggiunto, sottolineando come il presidente russo voglia ottenere una vittoria, pur subendo colpi che danneggiano l’immagine del Paese.

Secondo il ministro, l’Europa potrebbe essere costretta a inasprire le sanzioni: "Senza un passo in avanti, saremo costretti a mettere altre sanzioni nei confronti di Putin per costringerlo a fare marcia indietro, non avendo i soldi per finanziare l’impegno bellico". Una sfida delicata, che Tajani ha definito "una partita a scacchi, in cui Putin non va sottovalutato".

Tajani: "Senza passi in avanti metteremo altre sanzioni su Putin"

"Se non c'è alcun passo in avanti saremo costretti a mettere altre sanzioni nei confronti di Putin". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato durante l'evento del Messaggero a villa Miani dal titolo 'L'Italia si trasforma, una sfida capitale'. "Io non sono granché ottimista sulla possibilità di arrivare a un cessate il fuoco in tempi brevi - ha spiegato Tajani - la Russia, lo ripeto, ha un milione di soldati in armi che paga il doppio di quanto paga gli operai. L'industria è in gran parte riconvertita in industria della difesa, fare macchina indietro per Putin non è cosa facile. Per questo lui continuerà ad insistere perché il suo interesse è quello di continuare a fare la guerra. aldilà che vuole uscire vincitore. Però subisce anche colpi che per l'immagine della Russia non vanno bene: noi pensiamo che se non c'è alcun passo in avanti saremo costretti a mettere altre sanzioni nei confronti di Putin, per costringerlo, avendo meno mezzi, a far fare la macchina indietro che dovrebbe fare con i suoi militari, perché se non ha più i soldi per pagarli, allora deve certamente ridurre l'impegno bellico. E' una partita a scacchi". "Putin non va sottovalutato", ha concluso il ministro. 

Ucraina, Parolin: "Enorme tristezza e dolore, manca fiducia" (2)

La Santa Sede, ha ricordato Parolin, "ha offerto gli spazi, ma dalle risposte date non credo che questa possibilità venga sfruttata".

Ucraina, Parolin: "Enorme tristezza e dolore, manca fiducia"

"Mi fa enorme tristezza e dolore che non si riesca a stabilire un contatto diretto tra le due parti". Cosi' il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine di un evento a Roma, risponde riguardo la situazione in Ucraina, dopo le parole di Putin che ha affermato che negoziare con Zelensky sia come negoziare con i terroristi. "Non si comincia a vedere la fine di questa guerra". Per Parolin il problema fondamentale è "ricreare un clima di fiducia tra le due parti. E' quello che manca per cui non si è pronti a fare concessioni".

Tajani: "Ci auguriamo Vaticano sede per sugellare pace Ucraina"

"Ci auguriamo che la fase conclusiva della trattativa" fra Russia e Ucraina "possa svolgersi in Vaticano. Il Vaticano può essere la sede dell'ultima fase della trattativa". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all'evento del Messaggero a villa Miani dal titolo 'L'Italia si trasforma, una sfida capitale'. "Non dobbiamo bruciare certamente immagine del Papa e ruolo Vaticano, ma può essere quello il luogo dove sugellare la pace. Potrebbe essere Roma l'ultima tappa di questa trattativa", ha spiegato, auspicando quindi che un "annuncio di cessate il fuoco tra Ucraina e Russia possa avvenire in Vaticano". 

Premier Moldavia: "Mosca punta al controllo del Paese in autunno"

"Dobbiamo capire che la Russia ha come obiettivo di assumere il controllo della Moldavia in autunno e utilizzare la Transnistria contro l'Ucraina e la Romania, che è uno Stato membro della Nato". Lo ha detto il il primo ministro moldavo Dorin Recean in conferenza stampa al termine della nona riunione del Consiglio di associazione Ue-Moldavia in corso a Bruxelles. "Assistiamo - ha spiegato - a un enorme sforzo da parte della Russia per minare la democrazia e indebolire la Repubblica di Moldavia. Si concentrano su strumenti molto forti come propaganda, disinformazione, pagamenti e trasferimenti, per comprare voti". "La capacità di intervento del Cremlino - ha sottolineato - è molto ampia. Quindi dobbiamo essere cauti. Allo stesso tempo, come Paese, dobbiamo aumentare la nostra capacità di contrastare questi sforzi della Russia". 

Yermak a Rubio: "Più sanzioni e sistemi difesa aerea"

Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un incontro a Washington con il segretario di Stato americano Marco Rubio, ha chiesto nuove sanzioni Usa contro la Russia e più sistemi di difesa aerea per Kiev. "Abbiamo discusso della situazione in prima linea e della necessità di rafforzare il supporto all'Ucraina nel campo della difesa aerea", ha dichiarato Yermak, aggiungendo di aver detto a Rubio che "sono necessarie ulteriori sanzioni".

Cirio insignito dell'Ordine al Merito da Zelensky

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha ricevuto oggi dall'ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk l'onorificenza dell'Ordine al Merito che gli e' stata conferita dal premier Volodymir Zelensky. Si tratta di una onorificenza che lo Stato riconosce a chi si distingue in modo particolare per il suo operare in favore del Paese. Il riconoscimento è stato assegnato "per significativi meriti personali nel rafforzamento della cooperazione interstatale, per il sostegno alla sovranita' statale e all'integrita' territoriale dell'Ucraina" si legge nel decreto del presidente Zelensky. "E' per me un grande orgoglio ricevere questa onorificenza che premia il ruolo del Piemonte nell'accoglienza delle popolazioni in fuga dalle zone di guerra - commenta Cirio - e in particolare i bambini malati che, anche grazie alla solidarietà del nostro territorio, sono andato personalmente a prendere al confine con la Moldavia per portarli a Torino dove sono stati ricoverati all'ospedale Regina Margherita di Torino". "In questi anni - spiega - in tutto sono stati ricoverati e curati nel nostro ospedale pediatrico una cinquantina di bambini, accolti con le loro famiglie. E' dunque un riconoscimento che desidero condividere con i medici, i sanitari, i volontari e con quanti in questi anni hanno fatto la loro parte per aiutare e supportare la popolazione ucraina. In generale tutto il Piemonte ha dimostrato ancora una volta di essere terra di accoglienza con circa 13mila ucraini che hanno trovato rifugio nella nostra regione". "Venerdì io sarò a Kiev - annuncia il presidente - per partecipare al summit internazionale delle Regioni e delle Citta' europee perche' l'obiettivo di oggi è la pace e siamo pronti a collaborare con le nostre imprese e le nostre realta' d'eccellenza a lavorare alla ricostruzione e al sostegno del paese quando questa guerra sara' finalmente finita".

Putin: "Vertice con Zelensky? Come parlare con terroristi" (2)

Nella regione di Bryansk è stato fatto saltare con esplosivo un ponte stradale che è crollato su un treno passeggeri provocando 7 morti e oltre 100 feriti, tra cui alcuni bambini. Nella regione di Kursk un ordigno ha fatto crollare un altro ponte al passaggio di un treno merci, ma non si registrano vittime.  "Naturalmente - ha detto Putin in un incontro con autorità di governo - ovunque e sempre durante i conflitti armati i civili sfortunatamente soffrono. Ma quello che è avvenuto nella regione di Bryansk è stato un attacco deliberato ai civili". "Non molto tempo fa - ha aggiunto il presidente - le autorità ucraine e i loro alleati sognavano una sconfitta strategica della Russia sul campo di battaglia. Oggi, in presenza delle gravi perdite (ucraine) e del ritiro lungo tutta la linea del fronte, nel tentativo di intimidire la Russia le autorità di Kiev hanno fatto ricorso all'organizzazione di attacchi terroristici". 

Ucraina, Ue proroga protezione temporanea fino a marzo 2027

L'Ue vuole prorogare fino al 2027 la protezione temporanea che viene garantita dal 2022 agli ucraini in fuga dalla guerra scatenata dalla Russia ed inizia, nel frattempo, a preparare un piano per porre fine allo schema di tutela temporanea. La Commissione Europea propone al Consiglio di prorogare la protezione temporanea fino al 4 marzo 2027 e, nel contempo, di preparare una "transizione coordinata" alla fine dello schema, tramite una raccomandazione del Consiglio. 

La raccomandazione dovrebbe facilitare la transizione verso altri status, dato che non pochi cittadini ucraini si sono ormai integrati nei Paesi Ue che li hanno accolti e dovrebbero dunque, secondo la Commissione, poter ottenere permessi di soggiorno per lavoro, educazione o altro, oppure lo status di residenti a lungo termine. 

Si suggerisce anche di preparare la strada ad un ritorno "graduale" e "sostenibile" dei rifugiati ucraini in patria, per esempio consentendo "visite esplorative" nel Paese o predisponendo schemi di rimpatrio volontario. Raccomandata anche la creazione di punti informativi, 'Unity Hub', negli Stati membri, in coordinamento con le autorità ucraine, dedicati sia al rimpatrio degli ucraini che alla loro integrazione. Per sostenere gli Stati membri, infine, la Commissione nominerà un inviato speciale per gli ucraini nell'Ue. 

Putin: "Kiev vuole il cessate il fuoco per riamarsi"

Il presidente russo Vladimir Putin sembra aver escluso un cessate il fuoco completo in Ucraina, affermando che Kiev sfrutterebbe qualsiasi pausa nei combattimenti per riarmarsi. L'Ucraina ha spinto per una tregua incondizionata e immediata di 30 giorni, presentando la sua ultima proposta a Mosca durante i colloqui di pace a Istanbul lunedi'. "Perche' ricompensarli concedendo loro una pausa dai combattimenti, che saranno utilizzati per rifornire il regime di armi occidentali, per continuare la loro mobilitazione forzata e per preparare diversi atti terroristici?", ha detto Putin in una riunione di governo trasmessa in televisione. Durante i colloqui di lunedi', la Russia ha delineato richieste massimaliste per un possibile cessate il fuoco, tra cui il ritiro completo dell'Ucraina da quattro regioni a est e a sud che Mosca afferma di aver annesso. Putin ha anche accusato l'Ucraina di essere dietro gli attacchi "terroristici" ai ponti nelle sue regioni di confine durante il fine settimana, incluso uno che ha causato il deragliamento di un treno, uccidendo sette persone. Quell'attacco, di cui l'Ucraina non ha rivendicato la responsabilita', era "mirato a ostacolare il processo negoziale", ha affermato Putin. La Russia ha invece proposto lunedi' un breve cessate il fuoco di due o tre giorni, volto a consentire a entrambi gli eserciti di raccogliere i corpi dei soldati morti sul campo di battaglia. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha detto a Putin che Kiev ha pero' respinto l'idea. "Credo che questo sia semplicemente un grave errore da parte del regime di Kiev", ha affermato. Il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ha confermato che Mosca e' pronta a procedere con uno scambio di prigionieri su larga scala, concordato a Istanbul per il 7-9 giugno, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che la prima fase si sarebbe svolta questo fine settimana.

Zelensky: "Quello russo non è memorandum ma ultimatum"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito il memorandum russo sulle condizioni per porre fine alla guerra un "ultimatum" che Kiev non prenderà sul serio. "Questo e' un ultimatum, la parte ucraina non lo prendera' sul serio e nessuno lo prenderà sul serio", ha detto Zelensky durante un briefing con i giornalisti a Kiev. Il presidente ucraino ha puntato il dito in modo particolare sul primo punto del documento in cui Mosca chiede alla Russia il "riconoscimento giuridico internazionale" delle regioni di Crimea, Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, nonche' il ritiro delle Forze Armate ucraine da questi territori. "Questo e' decisamente contrario alla Carta delle Nazioni Unite, al buon senso e alla Costituzione ucraina. Tra l'altro, lo sanno. Questa e' la massima ricompensa per Putin per questa guerra", ha spiegato Zelensky. Il presidente ucraino ha poi sottolineato che l'Ucraina non ha ancora ricevuto la risposta della Russia al suo memorandum con le proposte per un cessate il fuoco. Zelensky ha osservato che Kiev ha inviato il suo documento a Mosca in due lingue: ucraino e inglese, mentre il Cremlino ha inviato il suo memorandum solo in russo.

Lavrov: "Per obiettivi guerra usare tutti mezzi, pure negoziati"

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che "per raggiungere gli obiettivi" dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe "si devono utilizzare tutti i mezzi, compresi i negoziati". E il presidente russo Vladimir Putin si è detto d'accordo con lui. Lo riporta la Tass. 

Zelensky: "Non permettere a Russia di ingannare il mondo"

"Non dobbiamo permettere alla Russia di offuscare la realtà o ingannare il mondo. Mosca deve essere costretta alla diplomazia". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in collegamento video in apertura della riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina, al quartier generale della Nato. "Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco, di una vera pace, di vera sicurezza, e dobbiamo usare ogni mezzo disponibile per ottenerli", ha aggiunto. "Il nostro fronte, la nostra difesa, la produzione, la tecnologia, la costruzione di un'autentica architettura di sicurezza: dobbiamo essere efficaci in tutto. Sono certo che ce la faremo", ha concluso Zelensky.

Putin: Regime di Kiev "marcio" e "terrorista"

"I timori della Russia che il regime illegittimo di Kiev stia degenerando in un'organizzazione terroristica sono confermati dagli attacchi di Kiev contro i civili" lo scorso fine settimana, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. "L'attacco alla popolazione civile è stato compiuto intenzionalmente. E questo non fa che confermare i nostri timori che il regime già illegittimo di Kiev stia gradualmente degenerando in un'organizzazione terroristica", ha affermato il capo dello Stato durante un incontro con i membri del governo russo in videoconferenza. Putin ha poi definito "marcio e corrotto" il governo ucraino. "Quello che e' successo nella regione di Bryansk, e' stato un attacco mirato contro i civili. Secondo tutti gli standard internazionali, azioni di questo tipo sono definite terrorismo", ha aggiunto il leader del Cremlino riferendosi al raid dello scorso 1 giugno.

Putin: "Vertice con Zelensky? Come parlare con terroristi"

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che tenere un vertice con il leader ucraino Volodymyr Zelensky equivarrebbe a "negoziare con terroristi". Putin ha accusato i vertici politici di Kiev di avere deciso gli attentati ai treni avvenuti nella notte tra sabato e domenica nelle regioni russe di Bryansk e Kursk. "Come si possono tenere tali incontri in queste condizioni? Di cosa possiamo parlare? - ha chiesto Putin, citato dalla Tass -. Chi è che negozia con coloro che fanno affidamento sul terrore? Con i terroristi?".

Putin: "Terrorismo" di Kiev per deragliare negoziati

Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l'Ucraina di aver ordinato gli attentati sui treni che hanno colpito due regioni russe nel fine settimana, descrivendo gli attacchi "terroristici" come un tentativo di sabotare i colloqui russo-ucraini sulla risoluzione del conflitto. "Tutti i crimini commessi contro i civili, in particolare donne e bambini, alla vigilia di un nuovo round di colloqui di pace che abbiamo proposto a Istanbul, mirano ovviamente a interrompere il processo negoziale", ha dichiarato il presidente russo durante un incontro trasmesso dalla televisione di Stato.

Putin: "Non è Kiev a giudicare livello delegazioni"

Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto alle rimostranze sul formato dei colloqui diretti tra le parti espresse dall'omologo ucraino Volodymyr Zelensky sottolineando che "non spetta al regime di Kiev giudicare il livello della delegazione russa" al tavolo dei negoziati di Istanbul. Zelensky ha giudicato di basso livello la delegazione di Mosca e ha invitato ad abbandonare il formato Istanbul. "Non hanno una cultura politica di base", ha aggiunto Putin come riporta la Tass, "e si permettono di insultare direttamente coloro con cui cercano di raggiungere un accordo".

Investigatori russi: "Intelligence ucraina dietro crollo ponti"

Il Comitato investigativo russo accusa i servizi segreti ucraini del crollo di due ponti nelle regioni di Bryansk e Kursk nella notte tra sabato e domenica: lo scrive la Tass citando il presidente del Comitato investigativo russo, Aleksandr Bastrykin. "Le prove raccolte dall'inchiesta indicano chiaramente che tutti e tre gli attacchi terroristici sono stati, senza ombra di dubbio, organizzati dai servizi segreti ucraini", ha dichiarato Bastrykin in un incontro con Putin secondo quanto riporta la Tass. Le accuse di Mosca non sono verificabili. Sabato notte un ponte è crollato investendo un treno vicino a Bryansk. Il bilancio ufficiale delle vittime è di sette morti e oltre cento feriti. Alcune ore dopo, un altro ponte è crollato nella regione russa di Kursk mentre veniva attraversato da un treno merci. Gli investigatori russi sostengono che entrambi i crolli siano stati provocati da "esplosioni". Successivamente, le autorità russe hanno detto di aver scoperto anche danni a un tratto di ferrovia nella regione di Bryansk. 

Zelensky offre a Putin una tregua fino all'incontro tra leader

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky propone che la Russia introduca un cessate il fuoco fino all'incontro tra lui e il presidente russo Vladimir Putin. "Offriamo ai russi un cessate il fuoco finché i leader non si incontreranno. La mia opinione personale è che siamo pronti a incontrarci immediatamente", afferma come il leader ucraino come riporta Ukrainska Pravda. "Incontro a scelta dei russi: Istanbul, Città del Vaticano, Svizzera. Offriamo - aggiunge Zelensky - un incontro da lunedì in qualsiasi giorno. Perché un cessate il fuoco prima dell'incontro dei leader? Perché ci incontreremo e se non c'è intesa, nessun desiderio di de-escalation e nessuna idea su come porvi fine, allora il cessate il fuoco terminerà lo stesso giorno. Se ci renderemo conto che possiamo proseguire il dialogo e siamo pronti ad adottare le misure appropriate per la de-escalation, allora continueremo il cessate il fuoco. Con il monitoraggio americano e le garanzie americane di mediazione". 

Putin: "Kiev sta diventando organizzazione terroristica"

"Il regime di Kiev, già illegittimo, sta degenerando in un'organizzazione terroristica". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia Tass, dopo gli attacchi a convogli ferroviari nella notte tra sabato e domenica, attribuiti da Mosca agli ucraini. Gli attacchi, ha aggiunto Putin, miravano a far fallire i negoziati di Istanbul. 

Putin: "Il regime di Kiev non ha bisogno di pace"

"Il regime di Kiev non ha affatto bisogno della pace" percheé questo significherebbe una perdita di potere per l'Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, come riporta l'agenzia Tass. Il leader del Cremlino, incontrando il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, ha aggiunto che Mosca non è sorpresa dal rifuto di Kiev di accettare un cessate il fuoco di due-tre giorni per questioni umanitarie.

Pistorius: "Raid russi segnali di debolezza"

"Le truppe russe stanno facendo di tutto per ottenere nuovi guadagni territoriali nel Donbas. Continuano a colpire città ucraine e infrastrutture civili con attacchi aerei e droni, anche in zone lontane dalla linea del fronte. Ma per me, questo è un segno di debolezza, non di forza". Lo afferma il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, all'alba del suo secondo mandato, parlando all'apertura della riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina (la coalizione di Paesi che sostengono materialmente Kiev) che si sta svolgendo nel quartier generale della Nato a Bruxelles. 

Per il titolare tedesco della difesa, i raid aerei delle scorse settimane "sono tutti segni di debolezza morale e militare" perché rappresentano "il tentativo della Russia di nascondere il fatto che le sue truppe in prima linea stanno facendo pochissimi progressi contro le coraggiose difese ucraine". Oltre alle vittime civili ucraine, Mosca è incurante anche delle proprie perdite, pagando "ogni centimetro di territorio ucraino" con un "costo devastante, pagato con perdite che non possiamo nemmeno immaginare", aggiunge. Nonostante ciò Vladimir Putin "non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi strategici, e un successo militare della Russia non è imminente né prevedibile".

Il presidente russo "ha chiarito di non voler trovare una soluzione pacifica, continuando a insistere sulle proprie richieste massimaliste e proseguendo le ostilità a ogni livello. Ma la Russia fallirà", continua Pistorius, "perché gli ucraini, con coraggio, difendono il proprio Paese e la propria libertà, resistendo con determinazione all’aggressore russo. E perché noi sosteniamo l’Ucraina nella sua difesa, con armi, munizioni, addestramento, tutto ciò di cui ha bisogno, per tutto il tempo che sarà necessario. Continueremo a rafforzare questo sostegno, e lo manterremo nel lungo periodo. È questo il significato della coalizione. E la Russia sbaglierebbe a credere il contrario".

Lavrov: negoziati diretti "importanti e utili"

Il processo di negoziati diretti con l'Ucraina e' importante, utile ed efficace, ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha invitato ad abbandonare il formato Istanbul perche' inutile. "Credo che sia importante e utile. Il processo di negoziati diretti, su cui avete precedentemente concordato in una delle vostre ultime conversazioni telefoniche con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sta funzionando. Ed entrambi i round, come sappiamo, hanno prodotto risultati concreti", ha dichiarato Lavrov in un incontro con il leader del Cremlino Vladimir Putin, spiegando che cio' riguarda, in particolare, gli accordi relativi allo scambio di prigionieri di guerra. Secondo Lavrov, "in ogni circostanza, e' sempre meglio avere un canale di comunicazione". "Nonostante le nuove, gravi e criminali provocazioni degli ultimi giorni, ho ritenuto importante non cedere a queste azioni provocatorie, chiaramente mirate a interrompere i negoziati e a continuare a ricevere armi dai Paesi europei", ha aggiunto il capo della diplomazia russa. "Credo che tutti i mezzi, compresi i negoziati, debbano essere utilizzati per raggiungere gli obiettivi equi dell'operazione militare speciale, e il ministero degli Esteri sta partecipando attivamente alla delegazione" nei negoziati, ha osservato Lavrov.

Lavrov: "Grave errore rifiuto Zelensky a proposta tregua di 2-3 giorni"

La Russia ha accusato l’Ucraina di aver rifiutato una proposta di cessate il fuoco parziale e temporaneo, che avrebbe permesso il recupero dei corpi dei soldati caduti sul campo di battaglia. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov in un briefing televisivo con il presidente Vladimir Putin, riferendo gli esiti dei colloqui di pace svoltisi lunedì a Istanbul. "Ritengo che si tratti di un grave errore da parte del regime di Kiev", ha affermato Lavrov, senza fornire ulteriori dettagli sull’offerta o sulle motivazioni del rifiuto. 

Mosca: "Prigionieri scambiati saranno 1.200 per parte"

Saranno "probabilmente 1.200 per parte" i militari che saranno rilasciati da Mosca e Kiev nel prossimo scambio di prigionieri, che dovrebbe cominciare nel fine settimana. Lo ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. 

Kiev: "Russia pronta a lanciare 500 droni ogni singolo attacco"

La Russia sarà presto in grado di lanciare contro l'Ucraina piu' di 500 droni a lungo raggio in un singolo attacco. Lo dice al quotidiano Kyiv Independent una fonte dell'intelligence militare ucraina. Secondo la fonte, il tasso di produzione russo del drone Gerans tipo Shahed, è salito a 70 unità al giorno, rispetto alle 21 unita' al giorno segnalate l'anno scorso, e Mosca avrà presto 12-15 nuovi siti di lancio operativi. Tre di questi sono stati identificati dai media ucraini a marzo, mentre i restanti non erano stati ancora individuati in precedenza. Solo tre sono ancora in costruzione, mentre gli altri sono già quasi entrati in funzione, ha detto la fonte. Fino a poco tempo fa, i lanci russi dipendevano da soli cinque siti di lancio: Kursk, le città portuali di Yeysk e Primorsko-Akhtarsk nel territorio di Krasnodar e due siti in Crimea, Capo Fiolent e Capo Chauda. Attualmente, gli sciami di droni russi hanno raggiunto il massimo di 472 unità contemporaneamente, un record stabilito la notte del 1  giugno. Una volta completati i nuovi siti di lancio, e con l'aumento della produzione di droni, saranno in grado di lanciarne oltre 500 in un singolo attacco, ha affermato la fonte.

Medinsky: "Mosca pronta a nuovo scambio prigionieri da 7 a 9 giugno"

La Russia è pronta ad avviare un nuovo scambio di prigionieri con l'Ucraina dal 7 al 9 giugno. Lo ha dichiarato il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky, al termine di un incontro con il presidente Vladimir Putin in cui ha riferito quanto discusso nei negoziati di Istanbul di lunedì. Lo scambio, dopo il primo che aveva visto coinvolti mille prigionieri per parte, dovrebbe stavolta riguardare 1.200 persone, ha precisato Medinsky, citato da Ria Novosti. 

Germania: "Da noi no altri Patriot; alleati forniscano"

"La Germania ha già ceduto un quarto dei suoi sistemi Patriot. Non siamo in grado di fornire altri sistemi. Tuttavia, ci stiamo attivando affinché gli Stati Uniti e altri alleati mettano a disposizione sistemi Patriot o simili". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, all'arrivo alla Nato dove oggi si tiene la riunione del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina. "Abbiamo anche offerto di valutare, caso per caso, se siamo disposti a finanziare un sistema fornito da altri, proprio perché diciamo: ora conta la rapidità. Non possiamo aspettare le forniture successive da parte dei produttori: semplicemente, ci vuole ancora troppo tempo", ha aggiunto.

Germania: "Gli ultimi attacchi sono messaggio a Putin"

Gli ultimi attacchi dell'Ucraina, come l'incursione di droni contro basi aeree in territorio russo e l'attacco al ponte di Kerch, "dimostrano due cose in particolare: l'Ucraina non si arrende, anzi, è creativa, motivata e continua a difendersi con successo dove può. Ed è un messaggio chiaro a Putin e alla popolazione russa: la leadership russa non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi strategici e militari in Ucraina, e sembra sempre meno in grado di farlo". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, all'arrivo alla Nato dove oggi si tiene la riunione del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina. 

Madrid ribadisce supporto a Kiev "per tutto il tempo necessario"

La ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, ha ribadito oggi l'impegno "incrollabile" della Spagna al fianco dell'Ucraina, promettendo supporto "per tutto il tempo che sarà necessario e che ci vorrà", sottolineando l'urgenza di arrivare a "una pace giusta e duratura". Lo ha detto la ministra della Difesa, Margarita Robles, durante una visita oggi a una residenza militare di Castellon de la Plana, nella Comunità Valenziana, in un centro che nell'ultimo anno ha ospitato oltre mille familiari di militari ucraini, offrendo loro un rifugio di due settimane "lontano dal rumore delle bombe e dall'orrore di una guerra crudele, che ha un solo colpevole: Putin", come ha ricordato la ministra, ripresa dall'emittente pubblica Tve.   Robles ha elogiato il popolo ucraino per la sua "lezione di vita, di lotta e resilienza", confermando la continuità del programma di accoglienza in Spagna. 

Zelensky: "Oggi ricordiamo 631 bambini uccisi da Russia"

"Oggi è un giorno profondamente simbolico e doloroso. Ogni anno, il 4 giugno, onoriamo la memoria dei bambini ucraini uccisi dalla Russia in questa guerra. Conosciamo i nomi e i cognomi di 631 bambini morti a causa dei bombardamenti, degli attacchi aerei e missilistici russi dall’inizio dell’invasione su larga scala. E se contiamo dal 2014, dall’inizio della guerra, il numero sale a 872 bambini uccisi". Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando in collegamento video durante l'apertura della riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina riunito al quartier generale Nato a Bruxelles. 

"Tragicamente, questo numero non è definitivo", continua Zelensky. "Avete visto le immagini satellitari delle zone occupate dell’Ucraina, immagini che mostrano fosse comuni nelle aree ora controllate dalle forze russe, vicino a Mariupol e in altre città dell’est e del sud del nostro Paese. In quelle fosse comuni giacciono decine di migliaia di persone almeno".

"L’esercito russo ha ridotto in macerie le nostre città e i nostri villaggi nella regione di Donetsk e oltre. Ed è esattamente questo che stiamo cercando di fermare. Stiamo combattendo contro la morte, la morte che la Russia porta sulla nostra terra", prosegue il presidente ucraino, invitando i partecipanti a un momento di silenzio per onorare i bambini e le altre vittime ucraine che hanno perso la vita a causa della guerra. 

Ucraina, Germania: "Italia entra in coalizione guerra elettronica"

"La coalizione di sostegno alla guerra elettronica ucraina si ampliera': Belgio, Estonia, Italia, Svezia e Turchia hanno manifestato la volonta' di unirsi alla nostra 'Capability Coalition'. Insieme ci impegneremo per rafforzare ulteriormente le capacita' ucraine nel campo della guerra elettronica". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, all'arrivo alla Nato dove oggi si tiene la riunione del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina. "Questo comprende, come sapete, garantire le comunicazioni proprie, disturbare quelle nemiche e, con importanza crescente, la difesa contro i droni", ha aggiunto Pistorius, che ha anche precisato che l'ampliamento della coalizione verra' formalizzato domani, durante la ministeriale Difesa dell'Alleanza.

Iran, Mosca: "Irresponsabile" minacciare attacchi a centrali

Mosca considera irresponsabili le dichiarazioni su possibili attacchi agli impianti nucleari iraniani, che avrebbero conseguenze negative per il mondo intero, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "A volte si sentono persino dichiarazioni irresponsabili sulla possibilita' di colpire gli impianti nucleari iraniani", ha osservato Zakharova citata da Ria Novosti, "ma questo potrebbe portare a conseguenze semplicemente mostruose in ambito ambientale". In caso di un attacco agli impianti nucleari iraniani, non soffrirebbero solo i paesi confinanti, ma il mondo intero, ha aggiunto la portavoce che ha parlato nel regolare briefing con la stampa.

Zelensky: "Nuovo colloquio con delegazioni attuali non ha senso" (2)

Secondo Zelensky Mosca è "pronta" a continuare lo scambio di prigionieri di guerra, ma l'attuale delegazione russa, guidata da un consigliere presidenziale di secondo grado, non ha il "livello" necessario per accettare un cessate il fuoco, richiesto da Kiev. "Continuare gli incontri diplomatici a Istanbul a un livello che non risolve nulla non ha senso", ha detto.

Mosca: "Occidente coinvolto in attacchi Kiev contro Russia"

I paesi occidentali sono coinvolti negli 'attacchi terroristici' effettuati da Kiev contro la Russia. Lo dice la portvoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "L'Occidente e' coinvolto nelle attività terroristiche del regime di Kiev, i paesi occidentali forniscono armi a questo scopo, specificamente per commettere questi atti terroristici di estrema violenza - ha detto durante un briefing con la stampa - non stabiliscono condizioni o restrizioni. Agiscono come osservatori, forniscono coordinate, perche' solo i paesi occidentali, le aziende occidentali affiliate agli stati occidentali hanno tali capacita'", ha aggiunto rispondendo a una domanda sugli attacchi alle basi aeree russe e alle infrastrutture civili e sul coinvolgimento dell'Occidente in questi attacchi.

Mosca: Dai colloqui di Istanbul "risultati colossali"

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito gli accordi raggiunti in seguito ai colloqui russo-ucraini di Istanbul "un risultato colossale", data la natura "non costruttiva e terroristica del regime di Kiev". "Col primo round, mille persone sono tornate a casa", ha detto citata dalla Tass. "Il piu' grande scambio di detenuti: mille per mille. E non e' stato solo annunciato, ma anche attuato. Considerando l'assoluta mancanza di costruttivita', per usare un eufemismo, e la natura terroristica del regime di Kiev, mi sembra un risultato colossale", ha commentato la diplomatica. "Vedete quanto sia difficile tenere questi round ogni volta a causa della posizione non costruttiva e assolutamente folle" dell'amministrazione presidenziale ucraina, ha proseguito Zakharova. "Vedete come ogni volta, un paio d'ore prima dell'inizio dei negoziati, va in crisi isterica: non verranno, non andranno, abbiamo mandato le persone sbagliate, non parleranno con le persone sbagliate, e' stato mostrato loro qualcosa di sbagliato o qualcosa del genere, ma non e' stato mostrato loro. Ogni volta qualcosa di nuovo. Pertanto, credo che in queste condizioni, dobbiamo dare grande valore ai risultati ottenuti", ha concluso Zakharova.

Zelensky: "No 'Spyderweb' se Mosca avesse accettato cessate fuoco"

L'Ucraina non avrebbe lanciato l'operazione 'Spiderweb', l'attacco con i droni contro i bombardieri strategici russi, se Mosca avesse accettato le richieste di cessate il fuoco di Kiev. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky durante un incontro con i giornalisti. "Se ci fosse stato un cessate il fuoco, l'operazione avrebbe avuto luogo? No", ha detto Zelensky quando gli e' stato chiesto della massiccia operazione con droni del 1 giugno.

Mosca: "Usa e Gb convincano Kiev a fermare l'escalation" (2)

L'appello di Mosca fa seguito ad attacchi con droni compiuti domenica dagli ucraini su basi aeree russe distanti migliaia di chilometri dal confine dove sono di stanza bombardieri strategici, strutture che fanno parte del sistema di deterrenza nucleare russo. "Invitiamo Londra e Washington a rispondere in modo da fermare un'ulteriore escalation", ha dichiarato Ryabkov in una conferenza stampa a Mosca. Per quanto riguarda la possibile rappresaglia russa, il vice ministro ha affermato che "questa è una questione che riguarda i nostri militari, tutte le opzioni sono sul tavolo". In precedenza, in un'intervista a Fox, l'inviato speciale Usa per l'Ucraina Keith Kellogg ha avvertito che attacchi come quelli di domenica fanno aumentare "vertiginosamente" i rischi di una escalation. "Quando si attacca una parte del sistema di sopravvivenza nazionale di un avversario", ha detto Kellogg, "non si sa cosa farà l'altra parte". 

Ucraina: "Disperato bisogno di rientro rifugiati con la pace"

"Abbiamo disperatamente bisogno che gli ucraini tornino a casa una volta finita la guerra, dobbiamo sviluppare l'economia ucraina. Dobbiamo trasformare l'Ucraina in un'economia prospera e sviluppare la democrazia". Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Oleksiy Chernyshov in un punto stampa a Bruxelles. "Se dovessimo pianificare di raddoppiare il Pil in dieci anni dopo la fine della guerra, e credo sia fattibile, potremmo aver bisogno di 4 milioni di persone in più sul mercato del lavoro. Questo - ha spiegato - è il nostro calcolo. È un dato di fatto che abbiamo bisogno di più persone in Ucraina. Naturalmente, a condizione che la situazione sia stabile e che la guerra sia finita". Il vice premier ha poi spiegato che si sta valutando "un certo periodo di tempo, circa 12 mesi dopo la scadenza dello status di protezione temporanea, in cui dovrebbe esserci un periodo di transizione, in modo che le persone non si preoccupino di come finirà". 

Zelensky: "Nuovo colloquio con delegazioni attuali non ha senso"

Continuare i colloqui di Istanbul tra Ucraina e Russia con le delegazioni attuali "non ha senso". Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky incontrando i giornalisti.

Zelensky: "Pronto in qualsiasi momento a vertice con Putin e Trump"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma di essere "pronto" per un vertice con Putin, Trump e Erdogan "in qualsiasi momento". 

Moldavia, Russia vuole schierare 10mila soldati in Transnistria

La Russia vuole schierare 10.000 soldati nella regione separatista della Transnistria, al confine con l'Ucraina, e per farlo vuole insediare un governo filo-Cremlino in Moldavia, ha dichiarato il primo ministro di Chisinau al Financial Times. Mosca ha un piccolo contingente in Transnistria, ma al momento non è in grado di inviare ulteriori truppe. Il primo ministro moldavo Dorin Recean ha denunciato che la Russia sta interferendo nelle prossime elezioni parlamentari di settembre nella speranza che un governo più amichevole le consenta di inviare più truppe.

Mosca: "Paesi occidentali coinvolti in attacchi a Russia"

Mosca ha accusato "Paesi occidentali" di fornire armi e informazioni di intelligence per gli attacchi ucraini sul territorio russo, dopo i bombardamenti di droni su basi aeree e gli attentati ai ponti degli ultimi giorni. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che "Paesi occidentali" forniscono armi all'Ucraina "per commettere questi atti terroristici" e "forniscono le coordinate". "Solo aziende occidentali affiliate a Stati occidentali hanno queste capacità", ha affermato Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti. 

Zelensky: "Scambio di 500 prigionieri nel fine settimana"

L'Ucraina e la Russia sono pronte a scambiare 500 prigionieri di guerra per parte questo fine settimana. Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi all'unico punto di intesa raggiunto nei colloqui a Istanbul. 

Mosca: "Usa e Gb convincano Kiev a fermare l'escalation"

La Russia ha fatto appello alla Gran Bretagna e agli Usa perché esercitino la loro influenza su Kiev per indurla a fermare l'escalation in atto. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Rutte: "Ho invitato l'Ucraina al vertice Nato dell'Aja"

"Ho invitato l'Ucraina al summit Nato dell'Aja". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte. A chi gli chiedeva però maggiori informazioni, ovvero se l'invito fosse esteso a Volodymyr Zelensky e se la sua partecipazione fosse limitata alla cena pre vertice, Rutte non ha dato spiegazioni e ha chiesto di attendere "la pubblicazione del programma". 

Zelensky: "Mosca tiene colloqui solo per ritardare sanzioni"

"Le condizioni di pace presentate da Mosca sono ultimatum. Mosca sta conducendo colloqui solo per ritardare nuove sanzioni": è l'accusa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Ucraina, Umerov: "Vogliamo pace ma continuiamo a ricevere ultimatum"

"L’Ucraina vuole la pace. Abbiamo sostenuto l’iniziativa del Presidente Donald Trump sin da febbraio. L’Ucraina invia costantemente i propri team ai negoziati, ma al momento continuiamo a ricevere ultimatum". Lo afferma il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, entrando alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina (anche noto come Formato Ramstein) al quartier generale della Nato a Bruxelles.

Il Gruppo di contatto "è un simbolo importante: simbolo di unità, simbolo di sostegno. Un sostegno che non è solo militare, ma anche economico, politico e diplomatico, per il quale siamo grati a tutte le nazioni", sottolinea Umerov, augurandosi che anche oggi "arrivino buoni annunci" dagli incontri, "produttivi come sempre", e di "riuscire a raggiungere un’unità ancora una volta, dimostrando la nostra resilienza e dando un segnale di coesione".

Ucraina, Kiev: "Verso reclutamento volontario ultra 60enni"

La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha approvato oggi in prima lettura un disegno di legge che consente il reclutamento di persone di età superiore ai 60 anni. 

Il testo legislativo stabilisce che, durante la legge marziale, chiunque abbia più di 60 anni può arruolarsi volontariamente nell'esercito ucraino per un periodo di un anno – sebbene il contratto possa essere prorogato – dopo aver superato le necessarie visite mediche. Attualmente, l'esercito sta reclutando coscritti di età superiore ai 25 anni e detenuti che scontano pene per reati minori. 

Shoigu a Pyongyang discute con Kim di Ucraina

Il capo di Consiglio di Sicurezza russo, Serghei Shoigu, ha incontrato a Pyongyang il leader nordcoreano Kim Jong-un, con il quale ha discusso la situazione del conflitto in Ucraina e nella penisola coreana. Lo rende noto l'ambasciata russa a Pyongyang, citata dall'agenzia Ria Novosti. 

Von der Leyen: "Lavorare con Kiev al ritorno dei rifugiati ucraini"

"Dal 2022 forniamo protezione a chi fugge dalla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina e continuiamo a farlo. E insieme all'Ucraina apriamo la strada affinché le persone possano tornare e ricostruire le loro case una volta che la situazione sarà sicura". Lo dichiara la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in merito alla proposta di prorogare di un anno la protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina e di delineare un piano per il rimpatrio degli ucraini una volta terminato il conflitto.

Ue: "Prorogare protezione temporanea a rifugiati ucraini"

La Commissione Ue propone di prorogare di un altro anno, fino al 4 marzo 2027, la protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina, e allo stesso tempo inizia a delineare un piano per coordinare il rimpatrio degli ucraini una volta finito il conflitto. Lo annuncia l'esecutivo comunitario che oggi ha adottato una comunicazione in merito. L'Ue ha attivato il meccanismo previsto nella direttiva sulla protezione temporanea il 4 marzo 2022. A marzo 2025, quasi 4,3 milioni di sfollati dall'Ucraina, di cui un terzo bambini, beneficiavano di questo meccanismo di emergenza. 

Kiev, hackerato produttore aerei strategici Tupolev

I servizi segreti ucraini hanno hackerato i sistemi della United Aircraft Company Tupolev russa, una delle principali aziende del Paese impegnate nella produzione di aerei strategici. Lo scrive Ukrainska Pravda citando fonti dell'intelligence di Kiev. Secondo la fonte, l'operazione ha portato all'accesso a una grande quantita' di dati, tra cui comunicazioni interne, informazioni personali sui dipendenti, indirizzi di casa, CV di ingegneri, documenti di appalto e verbali di riunioni a porte chiuse. I dati acquisiti dai servizi di Kiev consentono di identificare le persone direttamente coinvolte nella manutenzione degli aerei strategici russi. 

Usa, "ingresso di Kiev nella Nato non è tema odierno"

L'adesione dell'Ucraina alla Nato non è attualmente all'ordine del giorno e non siamo gli unici alleati a sostenere questa posizione. Tuttavia, la decisione finale spetta al presidente Trump e a tutti i 32 alleati, che dovranno giungere a una decisione unanime". Lo ha detto l'ambasciatore Usa alla Nato Matthew Whitaker alla vigilia della ministeriale difesa rispondendo ad una domanda sulle richieste della Russia di fermare l'espansione ad est della Nato. 

Ponte di Crimea colpito da Kiev, Cremlino nega danni

Le forze ucraine hanno attaccato il Ponte di Crimea, ma non lo hanno danneggiato. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di un briefing. "E' vero che c'è stata un'esplosione, ma non è stato causato alcun danno - ha detto Peskov -. Il ponte è operativo".

Tajani: "Russia rischia nuove sanzioni, non si vedono passi avanti"

“Io credo che continuando così la Russia rischia di avere nuove sanzioni da parte occidentale perché non vediamo passi concreti, passi avanti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine  a margine della seconda conferenza Unesco "Il patrimonio culturale nel XXI Secolo" che si apre oggi a Castel Capuano a Napoli. “A Istanbul le cose non sono andate come devono andare", ha sottolineato il ministro, "Bene lo scambio dei prigionieri, questo è sempre un fatto positivo, la decisione anche di voler liberare i bambini ucraini che stanno in Russia e se lo faranno sarà un fatto positivo. Non mi pare che c'è la volontà di porre fine alla guerra, bisogna arrivare a cessare il fuoco. La Russia ha degli interessi a tutelare che sono un'industria bellica, ormai tutta l'industria russa è stata convertita in un'industria bellica, e quindi per fare marcia indietro ci vuole tempo. E lo stesso discorso vale per milioni di militari che combattono con l'esercito russo: con le forze armate russe che vengono pagate il doppio degli operai per mandarle a casa, per Putin sarebbe un po' complicato". 

Mosca, conquistati altri 2 villaggi in Ucraina

Il ministero della Difesa di Mosca afferma che le forze russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore altri due villaggi in Ucraina: Kondratovka nella regione settentrionale di Sumy, e Redkodub in quella orientale di Donetsk. 

Intese Ue su materie critiche con Gb, Ucraina, Groenlandia

L'Europa accelera sulle materie prime strategiche: la Commissione ha varato un primo pacchetto di 13 progetti con Paesi extra-Ue per diversificare le fonti di approvvigionamento e rafforzare la sicurezza del continente. Tra le intese spiccano quelle con il Regno Unito e l'Ucraina - rispettivamente su tungsteno e grafite - annunciate dal vicepresidente Stéphane Séjourné con il segretario al Commercio britannico Jonathan Reynolds e la ministra ucraina per le Risorse naturali Svitlana Hrynchuk. I progetti - che riguardano anche le terre rare - coinvolgono anche Groenlandia, Canada, Kazakistan, Norvegia, Serbia, Zambia, Nuova Caledonia, Brasile, Madagascar, Malawi e Sudafrica. 

Russia: "Date possibili dei colloqui Mosca-Kiev dopo lo studio del memorandum"

Il Cremlino ha dichiarato che le date per eventuali nuovi colloqui tra Russia e Ucraina saranno concordate dopo che le parti avranno esaminato i memorandum con le rispettive richieste per la fine del conflitto. Lo riporta l'agenzia Interfax. "È ovvio che ci vorrà del tempo per esaminare le bozze di memorandum che sono state scambiate. Non appena le parti saranno pronte, concorderanno nuove date per il prossimo round", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda su possibili accordi sulle date di nuovi colloqui. 

Kellogg: "L'attacco a bombardieri russi aumenta il rischio di escalation"

L'inviato di Trump Keith Kellogg afferma in un'intervista a Fox, ripresa da Sky News, che il rischio di escalation "aumenta vertiginosamente" dopo che l'Ucraina ha colpito i bombardieri russi in Siberia. "Vi dico che i livelli di rischio stanno aumentando notevolmente, come dimostra quello che è successo questo fine settimana", ha detto Keith Kellogg a Fox News. "Le persone devono capire che nell'ambito della sicurezza nazionale, quando si attacca la parte del sistema di sopravvivenza nazionale di un avversario, ovvero la sua triade, la triade nucleare, significa che il livello di rischio aumenta, perché non si sa cosa farà l'altra parte". Parlando dei colloqui tra Russia e Ucraina svoltisi lunedì a Istanbul, Kellogg ha affermato che Kiev ha adottato una "posizione molto ragionevole", mentre Mosca ha adottato una "posizione molto massimalista", e che ora l'obiettivo è "cercare di colmare il divario". 

Ucraina, rapporto: 250mila soldati russi uccisi in guerra, un milione tra morti e feriti

Sarebbero circa 250mila i soldati russi che hanno perso la vita in battaglia in Ucraina dall'inizio delle guerra, il 24 febbraio del 2022. E' quanto si legge in un rapporto redatto dal Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington, secondo il quale questa estate si arriverà a un milione di 'vittime' russe, tra morti e feriti. ''Un traguardo impressionante e raccapricciante'', scrive il think tank, sottolineando che si tratta di ''una palese dimostrazione del disprezzo di Putin per i suoi soldati''.

Dati alla mano, il Csis sottolinea che in Ucraina la Russia ha subito circa cinque volte più 'vittime' tra morti e feriti rispetto a tutte le guerre russe e sovietiche messe insieme tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l'inizio dell'invasione del febbraio 2022. Inoltre le vittime russe in Ucraina sono 15 volte superiori a quelle della guerra dell'Unione Sovietica in Afghanistan e 10 volte superiori a quelle dei 13 anni di guerra della Russia in Cecenia.

Ucraina, Rutte: "Percorso irreversibile verso la Nato ancora valido"

"La decisione presa a Washington di presentare agli ucraini un percorso irreversibile dell'Ucraina verso la Nato resta valida ancora oggi. Non è cambiato nulla". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa alla vigilia della ministeriale Difesa dell'Alleanza. Rutte ha poi specificato che "non è mai stato promesso all'Ucraina che una potenziale adesione alla Nato sarebbe stata parte di un accordo di pace o di un cessate il fuoco". "Ma quell'impegno a lungo termine, quel percorso irreversibile, esiste, e lo stiamo costruendo", ha concluso. 

Crosetto: "Solo Putin può far finire la guerra"

A incidere nella guerra in Ucraina "non è la volontà di Trump, ma è solo quella di Putin. Chi può decidere di far finire la guerra domani mattina, tra un secondo, è lo stesso che in un secondo ha deciso di invadere Ucraina, cioè Vladimir Putin". Lo ha affermato oggi il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo all'evento SkyTg24 Live In. La fine della guerra "è nelle mani della Russia, questa è la realtà".

Putin

©Ansa

Ucraina, la Nato conferma: "Kiev invitata a vertice dell'Aia"

La Nato ha annunciato che l'Ucraina è stata invitata a partecipare al vertice dei leader dell'Alleanza che si terrà il 24 e 25 giugno all'Aia. Lo dice un funzionario della Nato ai media di Kiev. Il funzionario ha dichiarato che le informazioni relative all'ordine del giorno del vertice dell'Aia saranno rese pubbliche al momento opportuno, ma ha aggiunto di poter confermare che l'Ucraina sarà presente all'Aia. 

Politologo russo: "I negoziati continueranno paralleli al conflitto"

La risposta militare russa agli attacchi ucraini degli ultimi giorni alle basi e ai ponti russi sarà su "larga scala", ma "non significherà la fine del processo negoziale". Lo afferma il politologo russo Fyodor Lukyanov, professore della Higher School of Economics di Mosca. La rappresaglia dovrà essere "proporzionata", aggiunge Lukyanov in un'analisi pubblicata oggi dal quotidiano del govern Rossiskaya Gazeta. Secondo il politologo, il processo negoziale continuerà parallelamente alle azioni militari russe e ucraine, perché per ora non si intravede "la fine dello scontro armato" e "la questione di una tregua è passata in secondo piano". Anzi, le trattative saranno influenzate dai "risultati delle azioni militari" che "si stanno espandendo, sia in termini territoriali sia nella natura dei mezzi e delle tattiche usate". Per quanto riguarda i memorandum scambiati tra delegazioni ucraina e russa all'ultima tornata di trattative a Istanbul, Lukyanov li definisce "evidentemente incompatibili". "Al momento non ci sono punti di contatto, ma le circostanze tendono a cambiare" e questi documenti "torneranno utili più avanti, quando si arriverà ai negoziati sostanziali" sulla pace, conclude il politologo.

Kellogg: "Dall' attacco di Kiev rischio escalation, non certi di quale risposta arrivi da Mosca"

L'inviato della Casa Bianca per l'Ucraina, Keith Kellogg, definisce l'attacco di Kiev contro le basi strategiche russe come "molto coraggioso" ma ammonisce del rischio di escalation. "I livelli del rischio stanno aumentando di molto. La gente deve capire che nello spazio di sicurezza nazionale, quando attacchi una parte del sistema di sopravvivenza nazionale della controparte, che è la loro triade nucleare, il tuo livello di rischio aumenta perché non sai cosa farà l'altra parte, non sei sicuro. E questo è quello che hanno appena fatto", ha affermato, in una intervista a Fox News. "Quando fai una cosa come questa, è chiaro che il livello di rischio cresce molto. Che è quello che stiamo cercando di evitare". L'operazione di Kiev ha dimostrato che l'Ucraina "non si accontenta" e questo potrà aumentare il livello di rischio verso qualcosa di "inaccettabile" per Mosca. 

Ucraina, il cardinal Parolin: "Pace giusta è senza umiliazioni"

"Il fallimento del vertice di Istanbul non può e non deve segnare la fine degli sforzi per fermare la guerra. La Santa Sede, fedele alla sua missione di pace, rinnova con forza l'appello a non arrendersi alla logica della violenza e al falso realismo che vorrebbe la guerra come inevitabile. Nessuna guerra è inevitabile, nessuna pace è impossibile. Le armi possono e devono tacere per fare spazio alla speranza della pace". Così il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in una intervista a La Stampa. 

Sul significato concreto di una pace "giusta e duratura", Parolin spiega che "significa, prima di tutto, che non esiste una pace autentica se è soltanto il risultato di una soluzione imposta o della paura reciproca. Una pace vera si costruisce dall'interno, è frutto di un dialogo profondo, rispettoso e serio tra le parti coinvolte. Non si può parlare di una pace vera se un Paese nega l'esistenza di un altro Paese. Una pace è 'giusta' quando riconosce e tutela la dignità di tutti, senza umiliazioni, senza condizioni che lascino ferite aperte. E una pace tra gli Stati è 'duratura' solo se poggia su basi solide di diritto internazionale, di rispetto della giustizia e della libertà, non su equilibri precari garantiti dalle armi". 

Kiev: nella notte 95 droni russi sull'Ucraina, 61 neutralizzati

La Russia ha attaccato l'Ucraina con 95 droni d'attacco Shahed e droni di vario tipo. Lo annuncia sui social il comando dell'Aeronautica Militare ucraina, aggiungendo che 61 droni sono stati neutralizzati. Le principali aree colpite sono le regioni di Kharkiv, Sumy, Dnipropetrovsk, Odessa e Donetsk.

Media: Hegseth non parteciperà oggi alla riunione Ramstein

Il segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth non parteciperà oggi alla riunione del gruppo di contatto per il coordinamento dell'assistenza militare all'Ucraina, noto come formato Ramstein. Lo riporta Ap citando un funzionario statunitense.   Sarebbe la prima volta da quando gli Usa hanno creato il gruppo internazionale che il capo del Pentagono non sarà presente alla riunione con più di 50 altri leader della difesa. Hegseth arriverà a Bruxelles solo in serata, a riunione finita, e non dovrebbe partecipare nemmeno tramite collegamento video.

Von der Leyen: in sanzioni Ue-Usa dazi al 500%

"Se gli americani decideranno di partecipare a queste sanzioni" nei confronti della Russia, "i dazi del 500%" sulle importazioni energetiche provenienti dalla Russia "faranno parte del pacchetto". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista a Politico.eu.

Attacco russo con missili e droni su Kharkiv, un ferito

Un uomo di 30 anni è rimasto ferito nella notte in seguito agli attacchi russi sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale: lo hanno reso noto il sindaco della città, Igor Terekhov, e il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Synegubov, come riporta Rbc-Ucraina. Un incendio è scoppiato in un'abitazione nel distretto di Novobavarsky e incendi su vasta scala hanno colpito le zone industriali della città, hanno aggiunto. 

Attacco russo con missili e droni su Kharkiv

L'esercito russo ha lanciato nella notte un attacco con missili e droni kamikaze su Kharkiv, nell'Ucraina orientale: lo hanno reso noto il sindaco della città, Igor Terekhov, e il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Synegubov, come riporta Rbc-Ucraina.    "Si sentono diverse esplosioni a Kharkiv. La città è sotto attacco da parte di droni nemici. Fate attenzione", ha affermato Terekhov, aggiungendo che missili hanno colpito un'azienda nel distretto di Novabavarsky.    Da parte sua, Sinegubov ha segnalato anche una potente esplosione in città. "Le informazioni sono in fase di verifica. Al momento non abbiamo ricevuto alcuna informazione su eventuali vittime. La minaccia persiste. Restate nei rifugi fino alla fine dell'allarme", ha detto.

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